COMUNICATO STAMPA
20 MAGGIO 2008
Sempre più dispendioso fare la spesa nelle città del Nord Italia. A confermarlo anche una indagine del Codacons, basata su un paniere di 61 voci composto da ortaggi, frutta, carne, pesce, latticini e prodotti vari.
Dai dati raccolti dal Codacons, emerge chiaramente una situazione di forte differenziazione tra le varie zone d’Italia, che vede il Nord Italia molto penalizzato sul fronte dei prezzi rispetto alle città del sud, dove invece acquistare prodotti alimentari risulta decisamente più conveniente.
Questa nel dettaglio la situazione:
ORTAGGI: un paniere di 17 prodotti costa complessivamente nel Sud Italia 29,80 euro, contro i 35,45 euro del Centro e i 40,60 euro del Nord. Questo significa un aggravio di spesa nelle città del nord del +36,2% rispetto al sud, mentre al Centro la maggiore spesa è pari a +19%.
FRUTTA: il paniere in questo caso è composto da 8 prodotti di larga diffusione, paniere che al Nord costa mediamente il 29,5% in più (19,05 euro), e nel Centro il 25,5% in più (18,45 euro), Sud (14,70 euro).
CARNE: in questo caso sono state scelte 10 qualità di carni diverse e, considerato il prezzo al kg, i risultati sono i seguenti: Nord 108,40 euro (+26,8%), Centro 104,30 euro (+22%), Sud 85,45 euro.
PESCE: per questo paniere di 12 elementi, i prezzi più alti (sempre al kg) si registrano al Centro Italia, dove si ottiene un totale di 167,75 euro (+30%), mentre al Nord per lo stesso paniere si spendono 151,15 euro (+16,7%)
LATTICINI: qui le differenze di prezzo sono meno nette. Formaggi, latte, mozzarelle e ricotte, rispetto al Sud Italia, costano il 15,3% in più al Nord e il 10,9% in più nelle città del Centro.
ALTRI PRODOTTI: in questa categoria rientrano i prodotti “caldi”, ossia quelli che nell’ultimo periodo hanno subito rincari pesantissimi (pane, pasta, riso). Per questo paniere si spende la stessa cifra nel Nord e nel Centro (43,65 euro contro 43,30 euro), mentre al Sud bastano 34,65 euro per acquistare l’intero paniere.
“Differenze di prezzo così forti tra Nord, Centro e Sud Italia non sono in alcun modo giustificabili – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – sicuramente i costi di trasporto possono influire sul prezzo al dettaglio, ma in nessun caso possono incidere fino al 30% sui listini. Ne deriva quindi una speculazione sui listini, tesa a penalizzare i consumatori del Nord Italia i cui portafogli sono sempre più vuoti.
Proprio per accertare dove si nasconda la “truffa dei prezzi”, abbiamo deciso di presentare un esposto all’Antitrust e a tutte le Procure della Repubblica – spiega Rienzi – in cui chiediamo di aprire delle indagini per il reato di aggiotaggio, e accertare chi specula determinando rialzi dei prezzi per gli stessi prodotti, superiori al 30%”.