Le prove scritte degli esami
di maturità 2008 finiscono
davanti al Tar del Lazio. Dopo gli errori riscontrati negli scritti,
come l`aver sostenuto in una traccia
che una poesia di Montale fosse
dedicata ad una donna, mentre
era per un amico, il Codacons
e l`Associazione per i
diritti civili nella scuola
hanno deciso di agire legalmente
a tutela degli studenti
italiani e hanno presentato
un ricorso al Tar.
Le errate indicazioni sui
testi, affermano, «hanno
compromesso il regolare svolgimento della prima prova di
italiano, rendendo impossibile
una valutazione equa degli studenti
». Le due associazioni hanno
chiesto al Tar, oltre ad un risarcimento
di 500 euro a studente,
di annullare la validità delle prove
scritte, limitando il giudizio
alla sola prova orale e al giudizio
formulato dal consiglio di classe
per l`ammissione dei maturandi.
Convocato davanti al Tar il ministro
dell’Istruzione Gelmini.