L`amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, commenta gli ultimi dati sulle immatricolazioni delle auto in giugno parlando di “un mercato in linea con i risultati di maggio. Noi siamo oltre il 30%“, ha detto a margine dell`assemblea degli industriali di Torino, “quindi teniamo bene in Italia, ma il mercato è debole“. L`a.d. della casa torinese (ieri in borsa -0,81% a 10,41 euro) ha aggiunto che sono comunque confermati tutti i target, “anche la quota dell`8% in Europa: quello non è un problema“. Per Marchionne “la debolezza del mercato italiano non ha niente a che fare con la Fiat. Quest`anno faremo circa 64 miliardi di fatturato e il mercato italiano rappresenta una parte piuttosto minima, sia a livello di ricavi sia a livello di contributi“. Quanto alle immatricolazioni, a giugno gli esperti prevedono un nuovo calo del 20%, più consistente rispetto alla flessione già registrata in maggio (-17,6%). Le stime prevedono, inoltre, nei primi sei mesi una riduzione nell`ordine dell`11%. Numeri allarmanti, che però non rappresentano una sorpresa per le associazioni dei consumatori Adoc e Codacons, che da mesi sottolineano la progressiva crisi del settore, “stretto dalla morsa del caro-carburanti“, che “sta mettendo in ginocchio un settore produttivo vitale per la nostra economia. Finora non sono state adottate soluzioni concrete per evitare il collasso del principale settore industriale italiano e ora si stanno pagando le conseguenze“.