Scattano i saldi ma almeno per ora a Salerno nessuna sembra essersene accorto. Le associazione dei consumatori lamentano rincari e “stangate“ ed annunciano che da spendere, durante i saldi, rimarrà ben poco; gli stessi esercenti lamentano una crisi radicata e diffusa e non si attendono fuochi d’artificio da questa stagione di sconti. Intanto però, dal punto di vista organizzativo, si cerca di buttar giù qualcosa: eventi che possano attirare persone – e quindi potenziali clienti – anche dalla provincia. E per non correre rischi si cerca di percorrere terreni già battuti in passato. «Due anni fa – ricorda Mario Arciuolo della Cidec – i concerti di Morselli e De Angelis a Piazza Caduti di Brescia e Piazza Flavio Gioia registrarono un successo davvero notevole. Vorremmo ricalcare quelle iniziative e riproporre qualcosa del genere, nella seconda o nella terza decade di luglio. Avremmo voluto già discuterne ieri in Camera di Commercio, ma l`assenza di qualche rappresentante ci ha indotto a far slittare l`argomento alle prossime sedute. Qualcosa bisogna fare: siamo in un periodo di estrema difficoltà . Speriamo che almeno il tempo ci aiuti». Un velato ottimismo che non raccoglie proseliti in Confesercenti, dove invece la preoccupazione è molto più forte: «Per ora di animazioni e promozione non abbiamo parlato – spiega il presidente cittadino Matteo Caputo – anche perché, in tutta franchezza, soldi non ce ne sono. La stessa Camera di Commercio per difficoltà di bilancio potrebbe negarci contributi. Ne sapremo di più nei prossimi giorni. Qualcosa però dobbiamo pur fare. Un dato però è certo: oggi scattano i saldi e noi, dal punto di vista organizzativo, siamo all`anno zero». «Stiamo ragionando su un qualche evento che animi gli acquisti un sabato ed una domenica – è invece il commento di Mariano Lazzarini, commissario cittadino dell`Ascom – ci sono stati i primi incontri interlocutori, cui ne seguiranno sicuramente altri nei prossimi giorni. Tuttavia non confidiamo molto nel sostegno economico della Camera di Commercio, che in passato è intervenuta soltanto per coprire le spese di promozione. In ogni caso stiamo verificando se esiste la possibilità di un contributo». Ma eventi ed animazioni a parte, di sconti e saldi i consumatori sembrano non voler sentir parlare. Per il Codacons, metà delle famiglie spenderà in questo periodo non più di duecento euro. L`altra metà invece “taglierà “ ogni acquisto extra per coprire le stangate provenienti da aumenti e rincari di varia natura. L`Adiconsum ricorda che in questo periodo di saldi «non è lo sconto che si acquista, ma il prodotto e la sua qualità ». Bisogna insomma mantenere alta la guardia. Nella fase iniziale, secondo l`associazione guidata a Salerno da Gaetano Pellegrino, è bene tenersi alla larga da chi parte con sconti “sparati“ del 40, 50 o 60% (che di solito caratterizzano solo il periodo finale della stagione dei saldi). «Spesso – spiega infatti l`Adiconsum – dietro questi mirabolanti “affari“, si nasconde un malcostume diffuso, quello di “riprezzare“ i prodotti, facendo credere al consumatore di aver applicato un forte sconto. Sconti significativi si giustificano solo verso la fine dei saldi e non all`inizio. Tutto ciò avviene anche perché scarsi o nulli sono i controlli».