Partenza fiacca per il primo giorno di saldi, almeno nelle principali strade dello shopping capitolino. Nessuna fila davanti ai più blasonati nomi della moda, dove ogni anno si formavano serpentoni di giapponesi e americani. Molte le persone che si sono riversate in centro, ma la maggior parte ha osservato le vetrine, senza però fare acquisti. Da via Condotti a via del Corso, da via Cola di Rienzo a viale Libia è stato un inizio in sordina che molti commercianti sperano di riuscire a recuperare nel corso della settimana. E ci sono anche dei negozianti, come in viale Europa all`Eur, che hanno deciso di restare aperti fino a mezzanotte per riuscire a conquistare qualche cliente in più. Insomma ha vinto la voglia di mare sulla passione per gli acquisti, complice la crisi economica. Il periodo dei saldi cade in un momento di forte contrazione dei consumi e secondo Confcommercio da maggio 2007 a maggio 2008 si è registrato un calo del 2,8 per cento. “La nostra speranza è che quest`anno si chiuda con un segno positivo, cosa che ormai non avviene da anni. Ma sarà difficile – sostiene Walter Giammaria della Confesercenti – Basti pensare che gli acquisti in questa stagione sono diminuiti del 20 per cento rispetto a un anno fa. Ed è solo una media, perché in periferia il crollo arriva a punte del 30-40 per cento. Come partenza ci aspettavamo qualcosa di più“. La crisi colpisce soprattutto i piccoli negozi, mentre vanno a gonfie vele gli affari nei centri commerciali che sono stati letteralmente presi d`assalto. “Non si salva una stagione con i saldi – racconta Massimiliano Calò, commerciante di viale Libia – non c`è stato nessun assalto e anzi l`affluenza è stata piuttosto scarsa. Poi noi siamo particolarmente penalizzati a causa dei lavori della metropolitana e della chiusura al traffico di alcuni tratti di strada“. “L`inizio è stato piuttosto modesto – spiega Roberto Polidori, presidente della Federabbigliamento – C`è un`evidente flessione. La maggior parte delle persone ha preferito andare al mare“. Il Codacons parla invece di “peggior andamento degli ultimi anni, con acquisti crollati del 15 per cento“. Diminuito il potere d`acquisto di molti romani, neanche l`aumento della percentuale di sconto ha invogliato a comprare. Così come a poco sono servite le scritte “a metà prezzo“ e le vetrine tirate a lucido E chi ha fatto acquisti, tra le mani stringeva una sola busta. “All`apertura c`era un piccolo gruppo di persone – spiega una commessa di Dolce & Gabbana in via Condotti – ma non e` paragonabile alla fila che abbiamo trovato gli scorsi anni“. L`andamento negativo non tocca invece le boutique storiche che hanno una clientela affezionata. “Abbiamo battuto il primo scontrino alle 10.05, insomma subito dopo l`apertura – dice David Cenci, dell`omonimo negozio – e speriamo che prosegua così per tutta la giornata“. Si lamentano i piccoli esercenti. “è una tragedia – commenta il responsabile di Pinko all`Eur – l`apertura del centro commerciale Euroma2 ci ha notevolmente penalizzato. Scarsa l`affluenza. Speriamo nei prossimi giorni“. Intanti, per pizzicare i “furbetti“, la Federconsumatori ha arruolato “guardiani dei saldi“ che, armati di carta e penna e macchina fotografica, vanno a caccia dei finti sconti sui cartellini. “Giriamo e andiamo a vedere se ci sono trucchi – spiega il presidente dell`organizzazione, Rosario Trefiletti – naturalmente il tutto avviene assolutamente in incognito“.