Si è discussa oggi al Tribunale di Roma la causa della signora Maria M., malata di tumore al pancreas, che ha presentato, un ricorso d’urgenza assistita dall’Avv. Carlo Rienzi. La signora, infatti, per curarsi deve sottoporsi a dei cicli di chemioterapia abbinata alla ipertermia (ossia onde riscaldanti elettriche emesse da particolari apparecchi durante la terapia chemioterapia). Si tratta di una cura già ampiamente sperimentata e praticata in tutta Europa, ma le ASL, salvo casi rarissimi, non hanno neanche i macchinari necessari per praticarla. Nell’udienza di oggi Maria M. ha chiesto che sia ordinato alla ASL di erogare il medicinale per poter praticare la cura salvavita; medicinale molto costoso e che non tutti possono permettersi. In passato, infatti, la Regione Lazio aveva avuto una risposta positiva alla concessione gratuita del farmaco salvavita, per poi accorgersi che una legge stabilirebbe che quei farmaci possono sì essere dispensati gratuitamente dal SSN , ma solo in strutture ?accreditate?. Ma ? e qui viene il bello ? la Regione Lazio dall’entrata in vigore delle legge, due anni e più, non ha accreditato nessuna struttura privata per ritardi burocratici.
Il Tribunale vuole vederci chiaro sulla questione del farmaco costoso. Nell’udienza di oggi, infatti, il magistrato ha ordinato al Ministero della Sanità di esibire la documentazione relativa al farmaco e spiegare perché ha ordinato la cura se poi il farmaco non viene pagato dal SSN. Il Tribunale ha chiesto poi di acquisire tutta la documentazione scientifica relativa alla ipetermia.
La prossima udienza è fissata per lunedì 22 alle ore 15:30.