Lo Sportello Euro del Codacons riceve quotidianamente le segnalazioni degli utenti relative all’introduzione della moneta unica e alle problematiche connesse. Tra queste risulta interessante quella di una dipendente ENEL che lavora in un ufficio aperto al pubblico. All’interno dei locali dell’ente vi sono varie macchinette distributrici di bevande che, in vista dell’introduzione dell’euro, sono state modificate all’inizio del mese di ottobre. Queste macchinette prevedono sia l’utilizzo delle lire, sia dell’euro, e possono funzionare con chiave elettronica ricaricabile. La nota dolente riguarda il costo delle bevande; quelle che fino a poche settimane fa costavano £500 (0,258?), ora costano:
– £ 522 con la chiave elettronica (0,27?), con un aumento del 4,4%;
– £ 580 con le monete (0,30?), con un aumento del 16%;
Dato che la nuova moneta unica ancora non è in vigore, e dato che la macchinetta non accetta monete da 10£ e 20£ che comunque non sono più in circolazione, gli utenti sono costretti a pagare £ 600, con un aumento pari al 20%!!!. Tutto questo 3 mesi prima dell’introduzione dell’Euro. E’ evidente che una tale situazione va a danneggiare tutti gli utenti di questo ufficio, costretti a sborsare 100£ in più per un caffè, che moltiplicate per il numero di caffè consumati al giorno per 5 giorni la settimana fa una cifra non indifferente! Ma chi ha autorizzato questa modifica al rialzo dei prezzi? Secondo la segnalazione pervenuta allo sportello euro del CODACONS, l’ammodernamento delle macchine distributrici sarebbe avvenuta tramite una convenzione tra la Ditta produttrice e l’ufficio addetto all’approvvigionamento di tale servizio. Il CODACONS presenta quindi un esposto all’Autorità per l’energia e il gas e alla in cui si chiede di verificare tale contratto di approvvigionamento e di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti di quei funzionari Enel che hanno permesso tale modifica dei prezzi delle bevande; l’esposto verrà inviato anche alla apposita commissione EURO istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.