Ieri mattina la notizia, pubblicata sul Gazzettino, che Aeroporti Vicentini si costituirà in giudizio davanti al Consiglio di Stato sul caso Dal Molin, è subito rimbalzata a Palazzo Trissino. “Da oggi la nostra posizione sul progetto del nuovo insediamento militare americano al Dal Molin è più forte“, ha commentato il sindaco di Vicenza, Achille Variati, sulla scelta dell`amministratore unico Mario Martello. Una scelta presa con l`intenzione di salvaguardare lo scalo vicentino, ma che inevitabilmente supporterà il Codacons e il Comune di Vicenza, nell`opposizione al Governo Italiano che ha chiesto all`organo giurisdizionale di sospendere la sospensiva (di inizio lavori al Dal Molin)emessa a suo tempo dal Tar. “La decisione della società Aeroporti Vicentini“, ha aggiunto Variati, “che peraltro, vale la pena ricordarlo, è controllata a maggioranza assoluta non dal Comune ma dalla Camera di Commercio, rafforza una delle tesi sostenute da questa amministrazione. Accanto alla fondamentale preoccupazione per l`impatto ambientale e urbanistico della base, infatti, uno degli argomenti che motivano la nostra opposizione al progetto è quello legato alla stima dei danni gravissimi, probabilmente irreparabili, che l`aeroporto civile soffrirebbe se il progetto fin qui noto dovesse andare a realizzazione“.Quindi mano tesa a Martello anche da parte del Comune sul fatto che lo scalo va salvato? “Il futuro dell`aeroporto, l`ho detto molte volte, dipenderà dalla condivisione o meno da parte dei soci di un piano industriale di rilancio: ma non può e non deve essere determinato dalla costruzione di una base militare“, risponde il sindaco, concludendo: “Anche in questo caso, come si vede, l`ideologia non c`entra nulla: un importante settore dello sviluppo vicentino rischia di essere compromesso dalle scelte poco attente del governo. Questo dice la decisione di Aeroporti Vicentini di unirsi alla nostra battaglia: e questo, spero, saprà cogliere il Consiglio di Stato“.