IL GOVERNO dichiara guerra ai furbi che alzano troppo i prezzi. Di fronte alla corsa dell`inflazione (nei primi tre mesi 2008 i listini dei principali prodotti agricoli secondo il presidente Inea, Luigi Rava, hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi 30 anni) arriverà una task force: controllerà la filiera agroalimentare con il contributo di produttori e commercianti per renderla più efficiente. Contro chi specula partirà anche un massiccio intervento della Guardia di Finanza. Sono le misure annunciate ieri dal ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola al termine dell`incontro con le associazioni di commercio e Gdo, terzo dei tavoli avviati con Mister Prezzi, Antonio Lirosi. “DAL PRODUTTORE al distributore avvieremo una task force che possa ragionare su questi temi con elementi concreti ? ha spiegato il ministro ?. Ma subito, per tranquillizzare cittadini e consumatori, il nostro Osservatorio sui prezzi si avvarrà del lavoro delle Camere di commercio e delle Prefetture e vedrà l`impegno, anche massiccio, della Guardia di Finanza per controllare che nessuno pensi di fare il furbo in un momento difficile per l`economia italiana“. Scajola ha spiegato che la grande distribuzione è stata convocata al tavolo (dove c`erano Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Ancd-Conad, Ancc-Coop e Federconsumi-Confcooperative) per iniziare un rapporto che permetta di controllare quello che succede al consumo in un momento in cui bisogna “vigilare affinchè non ci siano prezzi incontrollati“. Quanto alla filiera, Scajola ha sottolineato che quella italiana è più lunga di quella degli altri paesi europei ma i rincari dei prezzi, determinati da caro-petrolio e materie prime, sono assolutamente in linea. CONCORDA sulla razionalizzazione della filiera la Coldiretti, ricordando le anomalie che fanno triplicare e quadruplicare i prezzi dal campo alla tavola tanto che per ogni euro speso per l`acquisto di frutta solo 25-30 cent finiscono nelle tasche degli agricoltori. Commenti positivi anche dalla Cia che rilancia la proposta del doppio prezzo (origine e dettaglio) da porre sugli scaffali. PIU` SCETTICI, invece, i consumatori. La task force, avverte Rienzi (Codacons) è “apprezzabile ma, purtroppo, si risolverà in un buco nell`acqua“. Non ha alcun senso inviare le Fiamme gialle nei negozi, dice, quando non esistono regole precise. Sarebbe invece necessario un decreto che definisca il “prezzo anomalo“. Anche Adusbef e Federconsumatori, pur esprimendo un giudizio positivo, temono che la task-force sia “aria fritta“ e tornano a chiedere provvedimenti concreti per ridurre i prezzi del 15-20% restituendo 400 euro a ogni famiglia. LE PROPOSTE di Scajola hanno ricevuto la disponibilità del commercio. “Abbiamo ribadito la determinazione con cui la grande distribuzione sta reagendo a un`inflazione dovuta all`aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime con comportamenti concreti come la forte intensificazione delle promozioni“, ha spiegato il direttore generale di Confcommercio, Luigi Taranto. Sulla stessa linea Federdistribuzione mentre Confesercenti fa sapere che contro il caro-vita le piccole e medie imprese sono pronte a impegnarsi ma chiede di “finirla per sempre con le inutili crociate contro gli esercenti“.