Le zecche invadono l`estate della Costa Smeralda. La vicenda di Caterina Sassudelli ha scatenato un putiferio in tutta Italia. Con la Tirrenia sul banco degli imputati. La turista, che sabato mattina al suo arrivo a Olbia si è risvegliata sulla poltrona di prima classe ricoperta di zecche dalla testa ai piedi, ieri ha presentato un esposto alla polizia negli uffici dell`Isola Bianca. Ma per tutta la giornata la faccenda ha attirato l`attenzione di politici e associazioni di consumatori, impegnati in un vero e proprio tiro al bersaglio contro la compagnia di navigazione. Caterina Sassudelli è ancora sotto choc, da tre giorni si trova in un villaggio tra Portisco e Porto Cervo, ma non riesce a dimenticare il suo primo sbarco in Sardegna. Sì, perché per la turista bergamasca, 41 anni, impiegata in ospedale, si tratta della prima vacanza nell`isola. “Ma sarà anche l`ultima – dice -. La terribile esperienza sulla nave mi ha fatto passare la voglia di tornare qui“. Ieri la sua storia impazzava su tutte le tv, sui giornali e sui siti (anche stranieri) e la Sassudelli ha trascorso l`intera giornata a bordo piscina a raccontare la vicenda. “Con due amiche ci siamo imbarcate venerdì sera da Genova – racconta -. Per tutta la notte non sono riuscita a dormire e ho passato il tempo in giro per la nave con il capitano e due ragazze conosciute lì. Verso le 5 e mezzo è subentrata la stanchezza e malauguratamente ho deciso di sedermi su una poltrona in prima classe. Malauguratamente perché in realtà noi avevamo i biglietti di seconda, ma essendo la prima quasi vuota abbiamo optato per quella soluzione“. Dopo un`oretta circa l`amaro risveglio. Con decine di zecche in ogni parte del corpo. “Ho iniziato a sentire prurito, poi ho visto gli animaletti sulle gambe, sulle braccia, sulla testa. Mi sono sentita disperata, ho gridato ed è arrivato il comandante. Gli animali erano centinaia, li ho riconosciuti dal loro colore bordeaux. Subito mi hanno condotta dal medico di bordo, che mi ha visitata superficialmente, ma nel referto ha constatato la lapresenza dei parassiti“. Ora la donna è intenzionata a far valere le sue ragioni in tribunale e a chiedere i danni alla Tirrenia. “E` stata un`esperienza terribile che mi auguro non capiti a nessun altro. La mia paura sono le malattie che potrei aver preso. Prima di sapere se sono stata contagiata possono passare anche 10 o 15 giorni: sono affranta, la notte non riesco a prendere sonno. A casa non volevo dire nulla, ma visto il clamore suscitato ho dovuto avvertire le mie figlie, che si trovavano in vacanza con il papà . Sono disperate, non smettono di piangere perché molto preoccupate per la mia salute“. La Sassudelli è un fiume in piena, per tutto il giorno ha ripetuto la sua versione a giornali e tv. Ma davanti al fotografo si ritrae, con il pretesto di una esclusiva tv. Nessuna esclusiva, invece, hanno dato i politici e le associazioni che per tutto il giorno hanno inondato le redazioni di fax e comunicati. Tra i primi il deputato Pdl Bruno Murgia, che ha invitato a “procedere immediatamente alla privatizzazione della Tirrenia“. Sul fronte Pd il senatore Riccardo Villari ha presentato un`interrogazione al ministro della Salute per chiedere “se non sia il caso di informare i presidi sanitari internazionali sui pericoli da punture di zecche“. Il Codacons poi ha domandato ulteriori verifiche Asl “prima che sulla nave salgano altri passeggeri“, mentre Telefono Blu si spinge oltre e chiede “il sequestro del traghetto quando accadono cose come queste. Noi continueremo a vigilare sugli episodi di mala vacanza“.