Tra pochi giorni entrerà in vigore la nuova moneta. Le associazioni di consumatori da tempo si stanno battendo contro gli aumenti dei prezzi giustificati dietro l’alibi degli arrotondamenti. Il CODACONS ha voluto prendere in considerazione anche un altro fenomeno connesso all’entrata dell’euro. Quello delle perdite temporali. L’associazione, in parole povere, si è chiesta quanti minuti al giorno dedicheremo alla nuova moneta, o meglio quanti minuti al giorno ci farà perdere la nuova moneta. Partendo dalla mattina, il primo problema si pone al bar, quando dovremo riuscire a calcolare il corrispettivo di un caffè e cornetto o cappuccino in euro e districarci nei primi resti in centesimi. Tempo di attesa stimato per pagare: 5 minuti. Seconda tappa: l’edicola. L’anziano signore davanti a noi fa confusione con i resti in centesimi per l’acquisto del suo quotidiano; altra attesa di 5 minuti. Pausa pranzo: il salumiere ci arrotonda il prezzo del panino in eccesso. Discussione alla cassa e 10 minuti di tempo perso. Supermercato: cassiere e anziani nel caos più completo. 30 minuti di attesa per una fila alla cassa standard . Tappa dal benzinaio: altri minuti per calcolare il corrispettivo dei litri di benzina in euro e trovare i centesimi nelle nostre tasche.
Insomma le previsioni non sono certo delle più rosee. Considerando i due mesi del 2002 in cui la lira potrà ancora circolare e soprattutto tenendo presente il diffuso grado di disinformazione in materia euro da parte degli italiani, il CODACONS ha calcolato che i consumatori del nostro paese si abitueranno alla nuova moneta non prima di 5 mesi dall’entrata in vigore dell’euro, e quindi non prima di maggio 2002, quando si spera l’euro entrerà definitivamente nelle abitudini degli italiani.