Mani incrociate, portafogli sigillati, carrelli vuoti. Il prossimo 18 settembre Padova celebra lo sciopero della spesa e, soprattutto, della pagnotta per dire basta alle continue pressioni sui prezzi dei prodotti alimentari e in particolare del pane, ma anche ai rincari delle bollette, dei libri di testo scolastici e di tutte le tariffe che riducono al lumicino il potere d`acquisto delle famiglie. L`appuntamento è per martedì 18 settembre nelle principali piazze del centro di Padova. Per l`intera mattinata si svolgeranno sit-in e campagne informative portate avanti da tutte le sigle dell`Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori). In questa giornata di mobilitazione i cittadini sono invitati ad astenersi almeno da un acquisto e a rinunciare alla pagnotta come simbolo e protesta “contro l`avvio della speculazione sui prezzi iniziata proprio con il pretesto dell`aumento del prezzo del grano“, dice Mara Bedin, responsabile della Federconsumatori di Padova. La giornata di protesta vedrà come protagoniste le famiglie, sempre più esasperate di fronte al carovita. Non basta: “Qui siamo di fronte al fenomeno sempre più allargato di chi non riesce ad arrivare davvero a fine mese“, tuona contro il governo Mara Bedin che evidenzia poi come tutti gli indicatori confermino la gravità della situazione, e come sia “urgente una vera scossa economica“. Il 18 settembre sarà un`occasione da non perdere non solo per protestare ma anche per proporre: “Il Paese – dichiara la Bedin – necessita di un`inversione di tendenza, una vera e propria scossa economica per potersi riprendere attraverso una politica di rilancio dei consumi interni in attesa di reali e concreti processi di modernizzazione in tutti i settori della nostra economia. In particolare chiediamo una forte riduzione dei prezzi di almeno il 15-20%, un blocco immediato dei carichi fiscali sui prodotti energetici portando al 10% l`Iva sul riscaldamento sia a gas che gasolio e sgravi fiscali per i percettori di reddito fisso fissoper almeno 1.200 euro. Solo con questi interventi ci potrebbe essere un salutare e positivo impatto sul potere d`acquisto delle famiglie padovane“. Per un giorno dunque, niente pane sulle tavole dei padovani.