E’ di pochi giorni la diffusione di "Ecosistema scuola 2008", il rapporto di Legambiente che fornisce informazioni relative alla qualità delle strutture delle scuole dell’obbligo. Per compiere l’indagine Legambiente ha esteso la sua ricerca in tutta Italia, in particolare su 94 comuni e 51 province. L’obiettivo è stato quello di tracciare un bilancio relativo alla qualità delle strutture italiane che sono 42.000 e che ospitano circa 9 milioni di persone e di quanto si investa per l’edilizia scolastica. Nel Lazio, considerando gli ultimi cinque anni, sono stati 194 gli istituti scolastici su 1461 (escludendo il dato di Viterbo) cha hanno beneficiato di un restyling. La provincia di Latina ha investito sulla ristrutturazione di 45 edifici (66,2%). Il dato rende fiera l’amministrazione provinciale che da sempre è in prima linea per la ristrutturazione delle scuole e gli investimenti per renderle sempre più luoghi accoglienti e all’avanguardia, istituti in cui vengono formate le giovani generazioni. Per raggiungere questi obiettivi la provincia di Latina, ha costruito la sua rete e coinvolto le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, i sindacati, l’Università, i centri di formazione, i centri per l’impiego con i quali ha aperto un canale di ascolto e di confronto. Una vera e propria concertazione che si traduce con il massimo impegno per lo sviluppo dell’edilizia scolastica. Partendo da questi indici la provincia ha impegnato fondi per rimuovere barriere architettoniche, costruire pensiline per le fermate degli autobus a ridosso delle scuole, revisionato impianti elettrici, costruito palestre, bonificato vecchi siti dall’amianto, allestito pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole. Le risorse previste nel Bilancio 2008 e destinate ai vari progetti per il conseguimento degli obiettivi programmati sono pari a 19.000.000 di euro di cui i principali interventi sono: – 4.000.000 di euro assegnati alla manutenzione ordinaria degli edifici scolastici; – 13.400.000 euro per prosecuzione di interventi di ammodernamento e messa a norma degli istituti presenti sul territorio con adeguamento delle apparecchiature e dei laboratori tecnici esistenti presso gli stessi. Tali risorse si aggiungono ai 500.000 euro già spesi nel 2007; – 800.000 euro finalizzati a progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa e per la lotta al disagio scolastico e al bullismo nelle scuole, fenomeno, purtroppo, ormai diffuso in molte realtà scolastiche. L’ultimo grande investimento è stato erogato in favore dell’istituto San Benedetto di Latina, proprio a rilevare come per la provincia siano importanti anche gli istituti professionali quindi, sgomberare il campo dal falso concetto di Istituto professionale uguale "scuola di serie b". Nella prospettiva c’è il desiderio di trasformare tali scuole in vere e proprie punte d’eccellenza nel panorama scolastico nazionale. Per l’istituto di Borgo Piave sono previsti lavori di ristrutturazione e ampliamento per 3 milioni e 500.000 euro. "Dal 2004 – commenta il presidente Armando Cusani – il governo provinciale è sempre stato in prima linea per il settore scolastico. Il recente rapporto di Legambiente fornisce un’immagine sull’edilizia scolastica preoccupante dal punto di vista nazionale, ma anche la Codacons (Coordinamento delle associazioni in difesa del consumatore) non conferisce dati tranquillizzanti. Nel Lazio solo il 49% degli edifici scolastici ha certificato agibilità statica, il 45% quello di agibilità igienico sanitaria, il 75% quello contro gli incendi, con porte antincendio e scale di sicurezza. Per la provincia è sempre stata prioritaria una politica di intervento massiccia per rendere gli istituti scolastici più sicuri e accoglienti. Proprio dal rapporto di Legambiente risulta che le scuole della provincia di Latina sono tra le più sicure (78° posto in una classifica che vede ai primi posti le province con le scuole più a rischio). Questo conferma che il nostro lavoro ha dato i frutti sperati. Perché è nella scuola che occorre investire per costruire il futuro, è da qui che occorre ripartire per generare una conoscenza più competitiva, capace di una crescita economica durevole, accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell’occupazione. Crederci è l’impegno che questa provincia intende onorare".