Un gruppo di candidate che ha partecipato nel 2007 al concorso pubblico ‘150 educatori asilo nido’ indetto dal comune di Roma, ha denunciato delle scorrettezze al Codacons (coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori). Secondo le candidate la prova scritta, che si tenuta il 15 novembre dello scorso anno, non si sarebbe svolta regolarmente. La commissione d’esame avrebbe fatto consultare alle candidate il regolamento del comune di Roma, che era essenziale per rispondere a uno dei quesiti, ma obbligandole a vederlo a turno e, quando il tempo stava oramai per scadere, ha bloccato la consultazione del testo, impedendo a numerose aspiranti di visionare il documento utile. Inoltre gli addetti alla vigilanza, che avevano il compito di controllare anomalie ed evitare irregolarita’, si occupavano anche di riferire alla commissione eventuali domande formulate dalle ragazze. Quando alcune ragazze, al loro primo concorso pubblico, hanno chiesto se dovevano firmare l’elaborato, hanno risposto di si’. A queste ragazze e’ stato annullato il compito in quanto e’ venuto meno il principio di anonimato. Un’altra anomalia rilevata riguarda la domanda sul pedagogista Piaget: secondo quanto riferito da Codacons, alcuni professori universitari hanno affermato che presentava 2 risposte egualmente valide. Infine le ragazze che hanno sollevato la questione affermano di aver letto su un forum alcune dichiarazioni delle candidate che hanno superato la prova scritta, nelle quali ammettevano di aver avuto la raccomandazione oppure di aver ricevuto delle chiamate dalle dottoresse della commissione esaminatrice. Il Codacons ha deciso di presentare un esposto alla magistratura e alla corte dei conti, per far luce sulla vicenda. Le ragazze escluse, inoltre, si stanno unendo per presentare, attraverso l’associazione, un ricorso al Tar del Lazio.