Niente gasolio al cimitero di Prima Porta, per un problema di mancati pagamenti, e venti cremazioni Sono state rimandate. Ieri mattina il fornitore, ancora in attesa di precedenti pagamenti, non ha erogato il carburante e per venti famiglie il momento della cerimonia di addio al caro estinto è slittato. Le cremazioni nel grande cimitero della capitale ora procedono a rilento: le uniche ad essere effettuate sono quelle con l’ausilio del gas, una procedura che richiede tempi molto più lunghi. Pronta la risposta dell’Ama "Trentasei ore fa si è verificata, a causa di un disguido amministrativo con i fornitori, una mancata consegna di gasolio, che ha parzialmente interessato il servizio di cremazione. Ci siamo subito attivati per risolvere il problema in modo da arrecare meno disagio possibile ai parenti dei defunti". Da oggi hanno spiegato dall’azienda "il servizio riprenderà in modo regolare". Per il Codacons si è trattato "davvero di un brutto disservizio. Ora la malaburocrazia non si limita a coinvolgere solo i vivi, ma danneggia anche i morti – commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – è assurdo che per mancanza di gasolio siano rimandate delle cremazioni, e possiamo solo immaginare il dispiacere dei parenti dei defunti".