Francesco Chirico, presidente del consorzio "Velia", replica al Codacons, che in una diffida presentata nei giorni scorsi accennava a un intervento per portare l’acqua del Calore nella diga sull’Alento. Chirico chiarisce innanzitutto che non esiste alcun progetto: l’associazione, cioè, ha preso in considerazione un documento preliminare, "predisposto come mera base iniziale di discussione", che peraltro è stato accantonato in occasione del primo confronto fra gli enti interessati "puntando sulla ricerca di ogni possibile alternativa". La questione – puntualizza il presidente – nasce da un atto del ministero delle Politiche agricole, che ha affidato ai consorzi di bonifica Velia e Paestum uno studio di fattibilità per verificare "se esistono le condizioni per realizzare una nuova riserva d’acqua, per prevenire e mitigare le conseguenze della siccità", a favore del bacino dell’Alento e della Piana del Sele. Oggetto dell’incarico, dunque, non era "una progettazione" ma "la valutazione di una possibilità, da compiere esaminandone ogni implicazione, senza ovviamente preordinarne le conclusioni". Chirico vuol dire che, come sempre in questi casi, la verifica può condurre a ipotesi diverse. "Vista la complessità delle problematiche che si dovranno affrontare – continua il presidente – il consorzioVelia, d’intesa con il consorzio Paestum, ha ritenuto opportuno coinvolgere, ancor prima di avviare le relative attività, i principali soggetti preposti alla pianificazione e gestione del territorio in tema di ambiente e risorse idriche, in primo luogo il Parco nazionale del Cilento e le autorità di bacino competenti sull’area interessata all’ipotizzato intervento, i cui aspetti principali, giova ricordarlo, sono così sintetizzabili: la possibilità di derivare le acque dal fiume Calore Salernitano solo nel periodo invernale, per una quota limitata del deflusso di base e comunque tale da non turbare l’ecosistema fluviale…". Al Parco e agli altri soggetti, quindi, "non è stato chiesto alcun parere preventivo su una proposta già definita, giacché il consorzio Velia ha promosso un tavolo di confronto interistituzionale sottoponendo una scheda tecnica preliminare nella quale erano riassunti i termini delle motivazioni dello studio che poi è stata superata dall’intento di effettuare una valutazione congiunta della concreta "fattibilità" delle ipotesi alternative di intervento". Due annotazioni finali: Chirico informa che la documentazione è immediatamente disponibile presso la sede del consorzio, previo appuntamento da concordare con il direttore. Inoltre, "nessun comprenso è stato liquidato o previsto per la redazione della scheda preliminare".