«IL MODELLO emiliano romagnolo è in crisi. I partiti non riescono più a svolgere il ruolo al quale sono chiamati. In questo contesto la lista civica può essere un ponte, un governo ?laico? che sia in grado di promuovere i progetti migliori al di là degli interessi politici, facendo l?esclusivo interesse dei cittadini». E? Giorgio Guazzaloca, l?ex sindaco di Bologna, il ?testimonial? del nuovo coordinamento delle liste civiche modenesi, che ieri nel corso di un convegno hanno discusso di interessi e prospettive comuni. Guazzaloca è candidato in pectore per le prossime amministrative a Bologna, anche se scioglierà la riserva solo a gennaio. E? STATA una serata che ha messo al centro il concetto di ?civismo?, «l?unica strada percorribile ? ha spiegato Guazzaloca ? per risollevarsi dalla crisi». La partecipazione delle liste civiche della provincia è stata alta. Nel modenese ce ne sono 11, e sono state tutte coinvolte in questo progetto politico che vuole metterle in relazione. L?idea è quella di farle comunicare, affinché diventi possibile fare ?tesoro comune? delle esperienze che hanno dato i migliori risultati. I rappresentanti che si sono accomodati nell?auditorium della Confcommercio sono arrivati da tutta la provincia. C?erano Paolo Ballestrazzi, Arrigo Martinelli e Baldo Flori, i rappresentanti di Modena a Colori che ha propiziato la serata (e che già prima hanno incontrato Guazzaloca in una cena al ristorante Oreste) , Luca Barbolini della lista civica di Maranello ?Proviamo a cambiare?, Ivano Piccinini del comitato sassolese ?Conto anch?io?, Alfeo Levoni della lista civica ?Per cambiare? di Formigine, Claudio Boccaletti di ?La tua Carpi?, Antonio Orlando della lista civica di Vignola. E poi ancora Sabina Piccinini di San Cesario e Rodolfo Rosselli di Campogalliano. Presenti in sala anche Andrea De Pietri e Fabio Galli del Codacons. IL CONVEGNO si è svolto in modo partecipato, dando voce agli esponenti delle varie liste, che hanno raccontato la loro esperienza e hanno raccolto importanti informazioni da quelle realtà già radicate sul territorio. Tante le proposte sul tavolo; la più interessante è sicuramente quella di un coordinamento provinciale riunito sotto un unico simbolo, una realtà che possa rappresentare tutte le liste civiche, aspirando anche ad una rappresentanza nel consiglio provinciale.