«Il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti è una tassa e non una tariffca. Se fosse una tariffa l’Iva sarebbe applicabile, ma essendo una tassa, questo non è legittimo». Lo sottolinea l’associazione dei consumatori Codacons, che ieri ha preannunciato l’avvio di un contenzioso a livello nazionale anche per il Fvg. Il Codacons ritiene possibile «recuperare i soldi pagati», e si fa faorte di un pronunciamento recente della Corte di Cassazione «in linea con l’orientamento comunitario», che «ha stabilito che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e lo smaltimento è una tassa». Di qui l’azione collettiva «per far otetnere ai cittadini della regione la restituzione dell’Iva pagata negli ultimi 10 anni sulla tassa per lo stoccaggio dei rifiuti». L’avvocato Vitto Claut, delegato per il Fvg, ha confermato l’avvio del contenzioso (informazioni piú precise al sito www.codacons.it). Nel dare notizia della "class action" sui rifiuti, il Codacons ha anche citato i risultati dell’indagine della Cgia di Mestre sulla situazione dei rifiuti in Fvg. la produzione in Fvg si attesta sui 544 chilogrammi pro capite (contro i 638 per abitante all’anno delle regioni del centro-Italia e i 509 per abitante nel Sud). «Uno dei principali problmei che oggi devono affrontare le amministrazioni locali – rileva il Codacons – è lo smaltimento di sostanze non riciclabili. Questi in parte sono destinati agli inceneritori, in parte vengono stoccati nelle discariche localizzate in tutto il territorio nazionale». Secondo l’indagine della Cgia di Mestre, il Fvg è in fondo alla classifica per capacità di smaltimento residua, con un valore indice di 0,5 preceduta da sedici regioni, capofila il Trentino-Alto Adige (valore indice 4,0). Il valore indice – si spiega nella ricerca – esprime il numero di volte che è possibile allocare nelle capienze residue degli impianti una quantità di rifiuti analgoa a quella prodotta nell’ultimo anno. Se l’indice è inferiore a 1 significa che le capienze residue nella regione non sono in grado di smaltire una quantità di rifiuti analoga a quella prodotta nell’ultimo anno.