FIRENZE. La cosiddetta "tassa fognaria", ovvero la quota della tariffa riferita al servizio di depurazione, non va pagata dagli utenti dei Comuni dove il servizio stesso non esiste. Il punto è stato chiarito da una sentenza, la numero 335, della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittima la parte della legge 36 del 1994 che prevede che questa quota sia dovuta anche nel caso in cui la rete sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione, o che essi siano temporaneamente inattivi. Da questa sentenza nasce un’azione del Codacons a tutela dei cittadini toscani. In sostanza, l’associazione informa che tutte le famiglie della Toscana che hanno pagato bollette per un servizio in realtà inesistente, possono chiedere indietro quanto versato negli ultimi 5 anni: una cifra che il Codacons quantifica mediamente in circa 800 euro, e che ora dovrà essere restituita. Sul sito dell’associazione (www.codacons.it) si trovano le istruzioni per aderire al ricorso e chiedere il rimborso. Il Codacons ha inoltre chiesto alle aziende toscane di sospendere subito tali addebiti agli utenti.