Le quotazioni internazionali del petrolio risultano in picchiata, e sulla piazza di New York hanno raggiunto oggi i minimi da 22 mesi, scendendo a quota 53,30 dollari al barile.
Valori così bassi del greggio non si registravano dal 23 gennaio 2007 – spiega il Codacons – Tuttavia alla pompa, come oramai ci hanno abituato le compagnie petrolifere, non si stanno verificando adeguate riduzioni dei prezzi di benzina e gasolio.
Il prezzo medio della benzina su tutto il territorio nazionale è ancora oggi troppo elevato. In realtà – prosegue l’associazione – presso i distributori i carburanti dovrebbero costare oggi 7/8 centesimi di euro al litro in meno. Questo significa che oggi un automobilista paga ingiustamente per un pieno tra i 3,5 e i 4 euro in più, ossia tra gli 84 e i 96 euro in più su base annua.
Chiediamo all’Antitrust e alle Procure della Repubblica di procedere d’ufficio per accertare se sui listini dei carburanti esistano speculazioni, verificando se sussista o meno la fattispecie di aggiotaggio, con effetti negativi sui prezzi alla pompa.