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A Monza ancora disservizi In 150 pronti alla class action

I DISSERVIZI sono diminuiti ma non sono ancora superati. Allo stesso modo, continuano le lamentele di molti monzesi sui ritardi nella consegna della posta ordinaria, bollette arrivate già scadute o raccomandate bloccate se non addirittura perse. Segnalazioni e problemi raccolti dal Comitato San Fruttuoso 2000, che dall?inizio dell?anno si è attivato per unire i cittadini colpiti dai disservizi postali in una «class action», una causa collettiva di risarcimento verso Poste Italiane guidata dall? ufficio legale di Codacons. «Dall?autunno scorso – spiega Isabella Tavazzi, portavoce del Comitato – il servizio postale è leggermente migliorato ma ancora presenta discontinuità che non sono accettabili». Nulla a che vedere con i gravi problemi iniziati nell?estate del 2007, quando Poste Italiane ha avviato una nuova organizzazione centralizzata del sistema di distribuzione della corrispondenza. Per mesi, in molti quartieri della città, le caselle della posta erano rimaste vuote, i depositi delle sedi postali erano stracolmi di lettere inevase e in certe strade i postini erano come miraggi. Da circa un anno la situazione è in miglioramento ma è emerso anche il caso, di cui si sta ancora occupando la magistratura, di sottrazione e distruzione della posta stipata nell?ufficio centrale di Monza. «È ormai dall?estate 2007 che ci sono problemi – sottolinea Isabella Tavazzi -, e inoltre in questi giorni Cisl Lombardia ha denunciato che notevoli quantità di raccomandate si stanno accumulando nei depositi di smistamento dell?area di Milano». Il progetto «class action» prosegue e il Comitato ha già raccolto più di 150 contatti, tra società e cittadini, ma «purtroppo – spiega la portavoce – per ora non si può ancora fare. La legge sulle «class action» non è ancora stata approvata e, inoltre, sembra che la vogliano limitare nelle azioni contro gli enti pubblici».

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