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ACCORDO SEAT-TMC:IL CODACONS LANCIA L’ALLARME ALLE AUTORITA’ INDIPENDENTI

Il Codacons,in merito all’accordo tra Seat e Telemontecarlo per il passaggio al gruppo Telecom di Tmc e di Tmc2 ha inviato oggi un’istanza di accesso alle Autorità indipendenti Antitrust e delle telecomunicazioni e al Ministro delle comunicazioni Cardinale in base alla legge 241/90. In istanza il Presidente dell’associazione Avv. Carlo Rienzi, chiede di poter prendere visione di tutti gli atti della procedura di accordo e degli atti di controllo fino ad oggi effettuati dal Ministero e dalle due Autorità che dovranno presto pronunciarsi definitivamente sulla concentrazione societaria. Il Codacons paventa nell’esposto che – è stato inviato per conoscenza anche al Procuratore della Repubblica di Milano ? la possibile violazione della legge Maccanico che vieta alle concessionarie di telecomunicazioni di possedere anche concessioni televisive in chiaro. Infatti, – sostiene il Codacons ? non solo questa concentrazione determinerà un oligopolio del mondo delle comunicazioni, sia riguardo alle telecomunicazioni che riguardo alla videodiffusione, proprio nel momento in cui attraverso l’integrazione tra i due mondi saranno proprio i telefonini a trasmettere le immagini, ma finisce per rischiare di gravare sulle tasche degli utenti della Telecom, ovvero del servizio universale obbligatorio, utenti che pagano tutti ancora il canone alla concessionaria pubblica. Ciò vuol dire che le eventuali perdite della Telecom che dovessero verificarsi a seguito della concentrazione potrebbero finire per gravare sull’utente del telefono fisso almeno fino a quando non verrà eliminato il canone. A nulla rileva l’ipotesi, fatta anche dal Ministro Cardinale, secondo cui la trasformazione della concessione a Telecom in licenza determinerà il superamento della legge Maccanico, in quanto non bisogna dimenticare che la Telecom possiede l’unica rete fissa esistente nel nostro paese, sicchè anche il passaggio da concessionaria a licenziatario non eliminerà la sua posizione dominante nel mercato con cui saranno costretti a fare i conti tutti gli altri gestori che, non a caso, per la telefonia fissa, sono tutti gestori virtuali, ossia che affittano la rete dal gruppo Telecom. Il Codacons ha timore che gli utenti vengano assoggettati ad un ennesimo oligopolio dell’informazione attraverso la concentrazione dei due gruppi di telediffusione di Tmc e di telecomunicazione di Telecom Italia, concentrazione che va tanto più con accuratezza evitata e osservata con lente di ingrandimento, in un’epoca in cui la creazione del consenso e il controllo delle stesse volontà dei cittadini, avverrà attraverso i telefonini Umts e attraverso la diffusione di immagini da parte delle reti televisive. Per questa ragione il Codacons chiede al Ministero e alle Autorità la massima attenzione e il massimo rigore nell’esame dell’accordo e chiede di poter avere in visione copia di tutti gli atti della procedura finora formati.

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