ADDEBITO BANCOMAT DI DOPPIE COMMISSIONI: NON PUO’ FINIRE A TARALLUCCI E VINO!

Un regolamento europeo in vigore dal 1 luglio 2002,prevede che tutti i prelevamenti in contanti effettuati nei Paesi dell’area euro,devono prevedere le stesse commissioni applicate nel proprio paese. Ma le banche italiane,maestre nell’eludere leggi e regolamenti (si pensi all’art.1283 del Codice Civile che vieta l’anatocismo, ossia che interessi producano altri interessi !) avevano provato ad aggirare le norme.

Ma la protervia del presidente Abi Maurizio Sella, che in barba ai regolamenti della Commissione europea di inibitoria per il doppio addebito delle commissioni di prelevamento bancomat applicate all’estero,imponeva un ulteriore balzello come la tassa sul macinato a carico dei consumatori,è stata battuta: la commissione Ue,alla quale Adusbef si era rivolta, ha imposto il rispetto della legislazione comunitaria.

Ma Abi e Cogeban, definite il gatto e la volpe di collodiana memoria,non credano di passarla liscia come se nulla fosse accaduto: oltre alla restituzione delle somme indebitamente percepite con giusta valuta e senza ulteriori commissioni (ogni riga di scrittura che viene registrata sul conto corrente costa in media 2 euro !),devono essere severamente punite con severe sanzioni economiche e la pubblicazione a pagamento di pubbliche scuse sui giornali europei a larga tiratura !

A meno che la Commissione europea non riservi un trattamento privilegiato alle banche,cosa che riteniamo di escludere,deve sanzionare tali gravi ed elusivi comportamenti posti in atto dalle banche italiane come un efficace strumento di deterrenza, anche per impedire future elusioni di direttive e regolamenti comunitari a danno dei consumatori.