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Adoc Umbria: piccoli prestiti aumentati del 15%

"Parliamo di famiglie o di pensionati – osserva il presidente regionale, Angelo Garofalo – per i quali la filosofia è ormai diventata: "prendiamo una boccata d’ossigeno oggi e, domani, poi si vedrà". E l’attenzione che il settore finanziario riserva ai pensionati è il riconoscimento delle difficoltà che tale fetta di popolazione incontra". Sullo sfondo, abitudini di spesa e alimentari in continua involuzione. "Abbiamo notato come sia maggiore ricerca nel mangiare e come siano cambiati i modi di cucinare; per dirla con uno slogan: più frittate, meno fettine". Ma il quadro della crisi dei bilanci domestici umbri allarga i propri contorni. "Sempre più persone si indebitano per finanziare gli studi o affrontare la spesa per medicinali – denuncia Alessandro Petruzzi, presidente regionale di Federconsumatori – mentre stiamo seguendo i casi di quattro famiglie che per sostenere i costi del dentista sono dovute ricorrere ad altrettanti "specialpresiti" bancari". Le difficoltà non riguardano solo i pensionato ma, sempre più, anche i lavoratori dipendenti. "Siamo qui per sostenere una protesta che per noi è propedeutica ad un autunno di lotte – fa sapere Mario Bravi, sgertario generale della Camera del lavoro di Perugia – al fianco di lavoratori e pensionati che in Umbria hanno il reddito più basso che nel resto d’Italia. E per loro l’impoverimento progressivo ha un passo molto più sostenuto". Intanto, i rincari subiti e quelli annunciati rischiano di bruciare almeno 1.700 euro a famiglia e per questo, con le altre associazioni, chiede di tagliare prezzi e tariffe di almeno il 15-20%.  "Un anno fa facemmo lo sciopero della pastasciutta – ricorda Carla Baldassarri del Codacons Umbria – ma a distanza di un anno le cose non sono cambiate, anzi, ad agosto i prezzi della pasta sono cresciuti ancora (25,6% contro il 24,7% di luglio). Ma corrono anche frutta e carne, cresciuti rispettivamente del 7,5 e 4,5% in un anno". Normale che le associazioni in piazza con bandiere, volantini e un carico di penne, fusilli e bucatini da distribuire gratis, parlino del caro vita come di vera emergenza per la regione ed il paese. "La difficoltà di arrivare a fine mese – osserva Salvatore Lombardi, presidente regionale di Federconsumatori – ci sembra più urgente del rincorrere, per multarle, prostitute e donne vestite in modo succinto. Il caro vita sta diventano un problema di ordine pubblico la cui soluzione è non più rinviabile".

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