La forte crisi che sta attraversando il settore del trasporto aereo, si arricchisce oggi di una nuova carente voce denunciata da IntesaConsumatori: il costo dei servizi all’aeroporto di Fiumicino che rende assai onerose le spese ?secondarie’ per un viaggio.
Per raggiungere l’aeroporto dalla stazione Termini, ad esempio, un viaggiatore spende 9,5 ?, con un costo di 30 centesimi a Km. A Bruxelles, solo per fare un esempio, per una tratta simile si spendono 2,5 ?! E per chi decidesse di prendere un taxi, la situazione non è migliore: circa 40? (tra le tariffe più alte del mondo) se va bene. Infatti l’abusivismo ha più volte mietuto vittime inconsapevoli e rischiato di danneggiare l’immagine della città.
C’è poi il costo dei parcheggi, per i quali bisogna sborsare oltre 40 ? per un giorno e mezzo di sosta! Si aggiungono a queste voci di spesa, di molto superiori alla media europea, i costi dei carrelli a pagamento e quelli per la ristorazione, anche in questo caso gonfiati e di scarsa qualità.
A questi dati oggettivi, IntesaConsumatori ha però voluto aggiungere quelli provenienti da un’inchiesta condotta presso l’aeroporto di Fiumicino sulla qualità ed efficienza di questi servizi.
Le percentuali riportate, fanno riflettere e rappresentano per Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, un indicatore importante di cui i responsabili dell’aeroporto romano devono tenere conto.
Pochissimi viaggiatori hanno risposto ?sì’ alla domanda se avessero ricevuto informazioni sul diritto al risarcimento dei viaggiatori in caso di overbooking o ritardo dovuto a responsabilità del vettore. Pochissime informazioni anche per la reperibilità di assistenza medica e farmaceutica. L’unica farmacia nell’intero aeroporto resta quella nell’area partenze internazionali zona check in. Altri dati da considerare con preoccupazione, sono quelli che definiscono soddisfacente: le informazioni sui voli (32%), comfort nelle aree di attesa (27%), i servizi igienici (31%) , la segnaletica (48%) , la ristorazione nelle sale d’imbarco (26%) e le procedure dei bagagli smarriti ( 22%) .
E ancora: il 26% ritiene insufficienti le informazioni sul territorio, il 42% non ha riconosciuto facilmente il banco check-in da utilizzare. L’accesso ai servizi per i passeggeri in arrivo è stato criticato dal 67% degli intervistati. Per i parcheggi, un bel 81% condanna senza appello l’attuale sistema troppo oneroso. Persino per la riconsegna dei bagagli c’è un 54% di scontenti (più di 20 minuti di attesa, con un notevole numero di passeggeri che ha atteso fino ad un’ora) e per l’assistenza nelle ore serali sono il 75% a dichiarare insufficiente il personale e scarse o nulle le informazioni reperibili.
Per tali ragioni l’IntesaConsumatori chiede incontro con i vertici aeroportuali per discutere l’adozione di misure idonee al miglioramento dei servizi aeroportuali, l’impegno a prevedere risarcimenti in favore dei passeggeri quando la qualità del servizio dichiarata dalla relativa carta non sia raggiunta o abbia uno scostamento superiore al 20%.
Ricordiamo infatti che ogni passeggero paga al gestore aeroportuale circa 5 ? per ogni viaggio più la recente tassa obbligatoria sulla sicurezza di 80 centesimi, il che fa lievitare l’incidenza media del costo dell’aeroporto a ben il 12% del totale della spesa di trasporto. Al netto di quanto i vettori pagano allo stesso aeroporto.