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AGENZIA FANTASMA DI VIALE SABOTINO: LE VITTIME AUMENTANO!

L’agenzia fantasma di viale Sabotino a Milano sta mietendo migliaia di vittime filippine. Le segnalazioni giunte al Codacons arrivano persino da altre regioni. A Modena una intera famiglia di 22 persone è rimasta fregata dai falsi biglietti di viaggio, che in realtà erano solo delle prenotazioni mai confermate. Una perdita di quasi 19.000 euro. Un danno enorme. <br>
L’avviso misterioso posto fuori dall’agenzia ormai è scaduto ("Si informa la spettabile clientela che oggi 16 luglio l’agenzia rimarrà chiusa per problemi ai sistemi informatici"), ma l’agenzia continua a restare chiusa.
Il Codacons invita chi è rimasto coinvolto a presentare denuncia alle forze dell’ordine e offre assistenza legale ai filippini rimasti a terra. <br>
"Ogni anno scoppia il caso di un’agenzia fantasma che rovina le vacanze a migliaia di persone. In alcuni casi autentici truffatori, ma più spesso si tratta di agenzie costrette a chiudere perché sull’orlo del fallimento. Eppure non è difficile scoprire che un’agenzia ha problemi finanziari e sta per chiudere per liquidazione. Ad esempio il titolare ha nella gran parte dei casi assegni in protesto, un evidente campanello di allarme. Nessuno però interviene. Così aumentano i casi di chi paga regolarmente le vacanze e poi si ritrova appiedato a casa" ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. <br>
"La colpa di questa situazione, però, è anche delle regioni e delle province alle quali, per legge, sono demandate le funzioni di vigilanza in questa materia, ma che in realtà svolgono poca attività di controllo. E’ possibile disporre la sospensione dell’autorizzazione qualora vengano accertate irregolarità amministrative, o in caso di gravi e ripetuti inadempimenti verso i clienti. Ma questo non avviene praticamente mai" ha concluso Donzelli. <br>
Il Codacons chiede alle Giunte Regionali, in particolare, di aumentare i massimali di copertura assicurativa in modo da garantire l’esatto adempimento degli obblighi assunti verso tutti i clienti. <br>
Inoltre si chiede che, in caso di fallimento, i depositi cauzionali versati alle Regioni, solitamente utilizzati a ristorno di sanzioni amministrative pecuniarie non corrisposte a fronte di ingiunzioni di pagamento, siano integralmente utilizzati per risarcire i consumatori truffati.

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