Un’anziana di Andria (Bari) uccisa da un branco di cani inferociti, una ragazzina di Rubiera, in provincia di Reggio Emilia, assalita da un dobermann mentre difende il suo cagnolino meticcio e un gattino, ed infine una bimba di 5 anni morsa da un pitbull mentre gioca su una altalena dei giardini pubblici di Lecce. I tre episodi hanno provocato la reazione del Codacons, il quale ribadisce la necessità della lista nera delle razze potenzialmente pericolose. La donna uccisa è Ersilia Maldera, 74 anni, ed abitava ad Andria, in provincia di Bari. Ha subito l’aggressione di un branco di cani che le hanno azzannato la testa e le braccia. Trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Andria, e poi in quello di San Giovanni Rotondo, è morta per le profonde ferite che le hanno devastato il corpo. Secondo il nipote dell’anziana, Riccardo Malcangi, titolare dell’azienda agricola dove è ospitato un canile convenzionato con la Asl Bat, è stata accerchiata dai randagi che si erano avvicinati al recinto dove sostavano gli altri cani. Ersilia Maldera avrebbe cercato di allontanarli, ma invano. I carabinieri, giunti sul posto, non escludono però che l’aggressione sia invece stata dei cani ospitati nel rifugio. E’ infatti da accertare se gli animali hanno reagito con violenza per fame o se l’aggressione è stata provocata da un cane da poco arrivato e rifiutato dagli altri. Sono invece lievi le ferite subite dalla bimba di 5 anni aggredita da un pitbull mentre giocava ai giardini pubblici di Lecce. Il cane, senza guinzaglio e senza museruola, gli è saltato addosso improvvisamente. A pochi metri c’era la mamma, incinta di 5 mesi, che vedendo la scena ha perso i sensi ed è svenuta. Madre e figlia sono state portate al pronto soccorso: per la donna solo una grande spavento, per la bimba ferite guaribili in cinque giorni. E’ invece andata peggio alla la ragazzina di 12 anni, di Rubiera. Passeggiava con il suo meticcio e un gattino, dall’altra parte del marciapiede c’erano due dobermann a guinzaglio. Uno dei due è riuscito a liberarsi scagliandosi contro il cagnolino. La ragazzina, per proteggerlo, l’ha preso in braccio e a quel punto il dobermann l’ha azzannata provocandole ferite al collo e alla gamba. Poi ha sbranato il cagnolino. "Questa aggressione si sarebbe potuta evitare", hanno spiegato gli esponenti del Codacons, "i dobermann sono in testa alle segnalazioni di cani che, lasciati liberi di correre, uccidono animali più piccoli". L’associazione dei consumatori ha sottolineato che già nel 2003 era stata avanzata la richiesta di inserire i dobermann nell’elenco dei più pericolosi. Ma sulla lista nera non c’è accordo. Infatti la nuova ordinanza del ministero del Welfare, non prevede più l’elenco. Secondo l’ultima sentenza della Cassazione, poi, il padrone del cane (specie se è aggressivo) è sempre responsabile anche quando lo affida a un’altra persona.