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AGOSTO : La tv del nulla…



Agosto è arrivato e con lui le solite trasmissioni estive. A giudizio degli utenti pessime. Lo scopo di queste trasmissioni è quello di intrattenere i telespettatori attraverso giochi ed espedienti vari, questi ultimi a volte celati dietro un velo che può assumere le sembianze di quiz, varietà o programma musicale. Come nel caso di Furore. Il programma di Rai2, condotto da Alessandro Greco, da qualche anno si propone come quiz musicale riservato a fantomatici ?vip? divisi in due squadre, una maschile e l’altra femminile. I protagonisti sembrano darsi battaglia a colpi di corde vocali ma, in realtà, le armi segrete del programma sono ben altre, e i telespettatori se ne sono accorti. Numerose segnalazioni e critiche, infatti, sono giunte all’osservatorio del CODACONS riguardo tale programma, a volte feroci. Innanzitutto si sottolinea come i tanto decantati ?vip? partecipanti alla trasmissione, tali non siano. I protagonisti sono infatti ragazze e uomini il cui successo e la cui popolarità è in netto declino, relegati a recitare in opere teatrali ( purtroppo il teatro è diventata l’ultima spiaggia per uomini e donne di spettacolo sulla via del tramonto). La trasmissione poi di musicale ha veramente poco. Le armi segrete (ma neanche più di tanto) sono in realtà i culi e le tette delle ragazze che compongono la squadra femminile. All’interno di quest’ultima, infatti, si crea una vera e propria competizione fra le protagoniste, che invece di sfidare la squadra maschile, combattono tra loro a colpi di scollature, di gambe e di labbra rifatte. Insomma, vince chi si denuda di più e chi appare più provocante. Non che ciò non piaccia agli utenti, sia chiaro. I telespettatori (soprattutto quelli di sesso maschile), apprezzano assistere a ?spogliarelli? delle belle donne, ma risulta assai fastidioso il fatto che si mascheri il senso reale del programma (ossia la visione di culi e di tette), con stupidi quiz musicali a cui nessuno presta attenzione, a cominciare dagli stessi partecipanti. Tra le altre cose i telespettatori segnalano come, per raggiungere gli scopi prefissi da Furore, la regia si dilunghi in inquadrature dal basso riservate alle ragazze del pubblico, al punto tale da far vedere, in più di un’occasione, la biancheria intima indossata dalle stesse. A questo punto era assai meglio ?Colpo Grosso?, (programma degli anni ’80 condotto da Umberto Smaila), sostengono gli utenti, il cui scopo era così diretto, trasparente e palese da non provocare alcun tipo di scandalo o di fastidio, nonostante le immagini forti. Le cose non vanno certo meglio per le reti concorrenti. Gli utenti hanno infatti segnalato all’osservatorio del Codacons i doppi sensi e le volgarità superflue del quiz a premi notturno di La7, Call Game. Le conduttrici dei vari giochi elargiscono frasi equivoche a sfondo sessuale, che poco hanno a che fare con il programma. A qualcuno è venuto il dubbio che, per alzare gli ascolti deludenti della nuova rete, si voglia ricorrere a patetici escamotage. Criticato dai telespettatori anche il programma di Canale 5 ?Facce da quiz?, condotto da Gigi Sabani. La trasmissione è identica a quella condotta negli anni passati da Gerry Scotti, dal titolo ?IL Quizzone?, con l’aggiunta (tanto per restare in tema) di ballerine segnapunti semi-nude. Per i telespettatori, insomma, non si profila niente di nuovo all’orizzonte!





CHI SONO I VINCITORI ? A cura di Marcella Taralli, Pres. Ass. Quizzistica Italiana Araba Fenice (tel. 0337/912703)


Due sono le trasmissioni con giochi a cui si partecipa inviando una cartolina postale con la risposta della settimana: VIVERE IL MARE su RAI UNO e IL PIANETA DELLE MERAVIGLIE su RAI TRE, ma mentre per il primo è tutto limpido e chiaro, il secondo lascia molto a desiderare. VIVERE IL MARE fa la domanda su un argomento proposto nella puntata, per cui stando attenti si arriva alla risposta. Sulla cartolina occorre indicare oltre la risposta, che è semplicemente un sì o un no, anche la domanda, per cui si è obbligati a seguire la trasmissione e non è possibile rispondere a casaccio. Per IL PIANETA DELLE MERAVIGLIE invece si può partecipare anche non vedendo nulla, in quanto basta scrivere la lettera che contrassegna la risposta e cioè a-b- c e qualche volta anche d, senza altra indicazioni. C’è chi invia una cartolina per ogni eventuale risposta, in modo da essere certo che almeno una risulterà esatta e potrà partecipare al sorteggio. Se un gioco a premi ha lo scopo di far aumentare l’audience, che senso ha un gioco così congegnato? Lo scorso anno invece era davvero stimolante, era obbligatorio guardare il programma e la risposta da dare, non sempre semplice, era sempre un nome o una specie animale, spesso frutto di ricerca su enciclopedie degli animali o Internet. Non un gioco affidato al caso, ma anche all’abilità dei giocatori. I premi in palio per ogni puntata sono: un milione di lire da spendere in pescheria per VIVERE IL MARE e una telecamera per IL PIANETA DELLE MERAVIGLIE. Tutte e due le trasmissioni nella puntata successiva comunicano la risposta esatta e VIVERE IL MARE fa comparire la scritta con il nome del vincitore, in modo da non lasciare dubbi sulla regolarità del gioco. Il vincitore viene avvertito telefonicamente prima della messa in onda della puntata in cui comparirà il suo nominativo. Di questo siamo a conoscenza perché almeno sei soci dell’Araba fenice hanno già vinto. Per IL PIANETA DELLE MERAVIGLIE in due anni di programmazione non si è mai conosciuto il nome di un solo vincitore, anche in casi come lo scorso anno in cui la conduttrice Licia Colò comunicava che in pochissimi avevano fornito la risposta giusta. Noi siamo sempre stati fra quelli perché le nostre ricerche erano esatte, ma mai nessuno di noi ha mai vinto. Ci chiediamo: non sarebbe opportuno per amore di trasparenza far comparire anche qui la scritta con i nominativi dei vincitori? Certo il programma non è in diretta, ma neanche l’altro lo è, ma tecnicamente è possibile inserire una scritta in sovrimpressione su un filmato precedentemente registrato. E’ questo che chiediamo, niente di più.

L’osservatorio per la qualità dei programmi tv è curato dal Dott. Antonio Tamburano, specializzato 2in diritto antitrust e delle comunicazioni, nonché componente esperto del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) del tavolo permanete sulla qualità dei programmi Rai.



Principali pubblicazioni:


– 1997 Multiculturalità e diritto. I “Principles“ di Unidroit: verso uno “ius comune“ del 2000 Fondazione Rui – UNIV- Italia – human progress and human rights- Bologna 7/2/97



-1998 I diritti dell’uomo nel diritto internazionale Fondazione Rui ? UNIV ?Italia ? human progress and human rights – Bologna 7/2/98

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