Il CODACONS ha espresso soddisfazioni per le recenti dichiarazioni del Ministro VERONESI in tema di profilassi contro l’AIDS, nonché per gli auspici per la riduzione del costo dei condom. Ha inoltre ricordato che già nel luglio 1998 i propri legali sporsero denuncia querela nei confronti dell’allora Ministro il Ministro della Sanità, Rosy BINDI, per il mancato inserimento dei profilattici all’interno del prontuario medico, con totale carico economico degli stessi, sul Servizio Sanitario Nazionale. L’iniziativa fu occasionata all’epoca dal caso delle prostitute sieropositive di Ravenna e Perugia e dall’episodio del falso manager di Milano, malato di AIDS, che sedusse 30 ragazze con la promessa di un posto di lavoro. Il CODACONS osservava fin da allora nel proprio atto, come l’unica forma effettiva di prevenzione rispetto al contagio del virus, risultasse essere l’adozione del condom. I fatti di cronaca, inoltre, dimostravano l’ignoranza generale sull’argomento. Problema, quest’ultimo, che risultava aggravato dalle personali convinzioni di Rosy BINDI su temi quali controllo delle nascite e castità. Al CODACONS, oggi, oltre a salutare il nuovo clima, precisano che nessuno vuole obbligare all’utilizzazione dei profilattici, ma va comunque rilevata l’assurdità del delegare ai soli organismi di privato sociale impegnati sul tema, il compito della diffusione gratuita dei condom nelle piazze e nelle discoteche. Con successivo effetto di sensibilizzazione, soprattutto sui giovanissimi. Sostengono i legali dell’Associazione di difesa dei consumatori, confermando il pensiero di VERONESI, che il lievitare paradossale del prezzo del prodotto, non ha aiutato certamente la sua diffusione. Si consideri, per rendere l’idea, che gli ultimi arrivi sul mercato, sono arrivati ad avere anche un prezzo unitario in farmacia, rapportato al diverso grado di sensibilità, di 5.000 lire al pezzo. Importo non alla portata di un adolescente o di un disoccupato, proprio coloro che si erano rivolti al CODACONS sollevando il problema e chiedendo un intervento atto, se non altro, almeno a calmierare il costo di tale ?articolo?. Partendo da tale sacrosanta esigenza, all’Ufficio Legale del CODACONS, sono arrivati alla conclusione che ?Lo Stato tramite il Ministero della Sanità, ha l’obbligo di tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e non sembra proprio che evitando di rendere completamente gratuito l’unico strumento di prevenzione e di limitazione della diffusione dell’AIDS, si stia adoperando in tal senso?. ?Peraltro? proseguono al CODACONS- esiste un articolo del codice penale che punisce chiunque, per colpa, commetta fatti tali da far proliferare un’epidemia, norma da valutare alla stregua dell’art. 40 che, in tema di reato omissivo, prevede che non impedire un fatto che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo?. Senza contare il fatto che proprio il costo dei profilattici, non è eliminabile per i sieropositivi consapevoli o i malati di AIDS conclamato, i quali, per poter intrattenere rapporti sessuali coi propri parteners, devono necessariamente utilizzare tale strumento. E questo per via delle inevitabili conseguenze penali che il mancato utilizzo dello stesso in rapporti sessuali comporterebbe. Infatti gli artt. 582 e 583 c.p., puniscono, prevedendo la procedibilità d’ufficio, con la pena da sei a dodici anni, chiunque cagioni ad altri lesioni gravissime. Denunciano inoltre all’agguerrita Associazione, l’illogicità del fatto che ogni malato di AIDS venga poi a costare al S.S.N. Servizio Sanitario Nazionale, dai 15 ai 20 milioni annui per il pagamento delle nuove terapie, in particolare gli inibitori della proteasi, cospicue somme prevalentemente intascate dalle case farmaceutiche. Oggi al CODACONS chiedono pertanto al Ministro VERONESI di spingersi ancora un po’ di più, garantendo, almeno su questa battaglia, il proprio appoggio. Nonché ? aggiungeremmo – quello degli italiani, popolo notoriamente di amatori, che non vedrebbero sicuramente male un provvedimento come quello richiesto!