«Alemanno chieda scusa ai romani», attacca il Partito democratico. «Il Comune risarcisca i danni degli automobilisti», incalza il Codacons. «No, quanto è avvenuto martedì sera è stato causato dall’intensità straordinaria della pioggia, un nubifragio così si era visto solo 15 anni fa», è la sintesi della replica del Campidoglio, che ha chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione. Il giorno dopo il nubifragio che ha paralizzato Roma, dilaga la polemica. Ma ieri sera nuova emergenza: ancora un temporale alle 20.30, strade allagate, bloccata la Colombo, allagamenti, alberi caduti sulle auto. Sospesa la partita della Roma. Alle 22 già 160 le chiamate ai vigili del fuoco. A via Cipro un motociclista è stato travolto da un albero riportando traumi alla spalla e a un braccio, mentre a via Fabroni un altro albero è caduto su un ‘auto il cui conducente è rimasto illeso, altri crolli a via Crescenzio, Damiano Chiesa, Pineta Sacchetti e piazza Stazione Balduina. Ma prima del nuovo temporale, la bufera delle polemiche per ciò che era avvenuto martedì. Decine i romani che hanno segnalato interventi tardivi, automobilisti bloccati per ore, vigili urbani introvabili. Problemi per i black out, a Trastevere c’è chi è rimasto senza corrente 20 ore. Replica all’Acea: è vero, però è un guasto complesso. La risposta del sindaco Alemanno. «Stiamo cercando di valutare l’ondata di maltempo, evento eccezionale che dobbiamo fronteggiare. E’ dal ’93 che non si verificava un nubifragio così. Abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale e siamo in allerta. Purtroppo abbiamo ereditato un sistema fognario rimasto all’età della pietra». Evento straordinario? Per Franca Mangianti, responsabile dell’ Osservatorio meteorologico del Collegio romano, ciò che si è visto martedì sera «era un nubifragio». In due ore sono caduti 87 millimetri di pioggia, «ne cade altrettanta, di solito, in tutto ottobre». Dov’erano i vigili urbani? Martedì è stata una giornata nera. I cortei e la pioggia della mattinata e del pomeriggio avevano già messo in ginocchio la città. Capitava di fare lunghi percorsi senza incontrare un vigile. Possibile? «Possibile – attacca Gabriele Di Bella, istruttore della Municipale – in organico dovremmo essere duemila di più». Alessandro Marchetti (sindacato Sulpm): «Ci stanno usando per qualsiasi servizio, dall’antiprostituzione agli ambulanti, poi mancano i soldi per gli straordinari». Il comandante della Polizia municipale, Angelo Giuliani: «L’altro giorno i vigili in servizio solo per il traffico, durante il giorno, erano 900. In serata, alle 21, erano 150, ma chi poteva prevedere un tale evento?». Perché si allagano le strade? Spiega il comandante dei vigili del fuoco, Guido Parisi: «Le fogne non erano in grado di sopportare una simile portata d’acqua. C’è stato un problema di pulizia della caditoie coinciso con la caduta delle foglie». Fabrizio Ghera, assessore ai Lavori pubblici: «Abbiamo ereditato questa situazione, ora però abbiamo velocizzato il piano di manutenzione». Ieri il Campidoglio ha convocato un tavolo d’emergenza, a cui hanno partecipato il sindaco, assessori e il direttore della Protezione civile, Patrizia Cologgi. Poi un comunicato: «Gran parte dei problemi non sono legati alla caduta delle foglie, ma a un intasamento di lunga data delle caditoie». Perchè l’emergenza ha sorpreso Roma? La polizia municipale non era in preallerta, solo ieri sera è stato raddoppiato il numero di agenti. Il Campidoglio ha rimproverato la Protezione civile del Comune di avere avvertito dell’allerta solo con un fax generico.