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Alitalia, Cai prende tempo in attesa dell’alleato

 «Stiamo facendo tutto quello che bisogna fare: ritardando i pagamenti, inducendo gli italiani a volare Alitalia. Tranquillizziamo tutti, lavoriamo nell’interesse della continuità del servizio». Augusto Fantozzi, commissario straordinario della compagnia di bandiera risponde così a chi chiede cosa si può fare per accelerare il passaggio Cai-Alitalia. Più che accelerare, però, i tempi si stanno dilatando. È saltata infatti l’assemblea del 14 ottobre con la quale Cai avrebbe dovuto trasformarsi da srl in società per azioni, varare l’aumento di capitale fino a 1,5 miliardi e approvare l’offerta vincolante d’acquisto di Alitalia Fly. Tra gli ostacoli principali, il rischio che la Commissione Ue contesti come aiuto di Stato il mancato rimborso del prestito ponte da 300 milioni dell’aprile scorso. Sull’argomento ieri è intervenuto uno dei soci della compagnia guidata da Roberto Colaninno, Gian Maria Gros-Pietro: «Non ho timori sulla decisione dell’Unione Europea» ha detto il presidente di Autostrade Spa. Fatto sta che, con una lettera, la settimana scorsa la Commissione ha fatto sapere che non è da escludere che i nuovi soci privati di Alitalia possano essere chiamati a risarcire il debito. Loro, i nuovi azionisti, avevano stabilito con il piano Fenice di Intesa Sanpaolo, concordato col governo, che della compagnia di bandiera avrebbero rilevato solo la parte buona. Le passività sarebbero dovute confluire nella cosiddetta bad company in mano al commissario straordinario Fantozzi. La questione resta per ora aperta. L’ex ministro intanto sta valutando la manifestazione d’interesse per Volare e Alitalia Express presentata dalla compagnia low cost My Air. «Non sappiamo che cosa ci sia adesso dentro Volare e Alitalia Express – ha dichiarato il presidente della compagnia low cost Carlo Bernini a Il Mattino di Padova – ma ci interessano gli slot, il mercato e ovviamente, nel caso l’offerta andasse buon fine, saremmo interessati ad assumere piloti e hostess». Altri problemi sembrano aggiungersi a quelli che già impegnano il commissario nominato dal governo.  Ieri il Codacons ha presentato ricorso al Tar contro «l’ammissione della società Alitalia alla procedura di amministrazione straordinaria» e la nomina «di un commissario straordinario». Con il ricorso, secondo l’agenzia Radiocor, l’associazione dei consumatori chiede l’annullamento delle decisioni del governo.  Insieme al Codacons ricorrono l’associazione utenti servizi finanziari e bancari e l’associazione utenti del trasporto marittimo, ferroviario e aereo. Sono chiamati in causa anche Consob, autorità garante della concorrenza e del mercato, il commissario straordinario, la Cai, oltre alla presidenza del Consiglio dei ministri. Fantozzi, che ieri ha incontrato le nove sigle sindcali coinvolte nell’operazione, all”inizio della prossima settimana dovrebbe vedere i relatori alla Camera sul decreto legge per Alitalia. Il decreto scade il 27 ottobre ed è atteso in aula alla Camera il 20

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