Si apprende oggi dagli organi di stampa che nello scalo di Fiumicino alcuni bagagli non passerebbero ai raggi x. Il quotidiano ?Il Tempo?, infatti, riporta la denuncia fatta dalla segretaria Fp-Cgil di Roma e Lazio Stefania Spizzichino. Secondo quest’ultima nel settore ?pacchi postali? il macchinario che ha la capacità di analizzare ai raggi x i pacchi postali, costato 180 milioni, sarebbe fuori uso da 6 mesi. Per rimetterlo in funzione sarebbe necessario un pezzo di ricambio che dovrebbe arrivare da Lecco. Da 6 mesi il personale attende questo pezzo sostitutivo.
Dall’art. pubblicato a pag. 7 si evince anche che, nella sezione degli arrivi internazionali, il personale doganale dovrebbe esaminare il bagaglio con un complesso macchinario che ?sta sperimentando con libretto di istruzioni alla mano, senza che la direzione abbia fornito loro uno specifico addestramento? .
Affermazioni pesanti queste che, se confermate, getterebbero molti dubbi sui sistemi di sicurezza dell’aeroporto di Fiumicino.
Ma allora i passeggeri degli aeroporti italiani sono al sicuro? La loro incolumità è a rischio?
Il CODACONS interviene presentando un esposto al Ministero dei Trasporti e al Commissariato dell’Aeroporto di Fiumicino in cui si chiede di accertare i motivi del fermo della macchina che sottopone i pacchi postali ai raggi x e di verificare che tutte le procedure di controllo siano seguite in maniera corretta al fine di garantire i passeggeri circa la sicurezza dei voli nazionali e non, in un momento in cui, di garanzie, se ne ha particolarmente bisogno.