SI allarga il fronte del no alle targhe alterne. Sono le associazioni dei commercianti, ultima in ordine di tempo Confcommercio, a levare gli scudi contro la stretta al traffico che dovrebbe scattare dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20,30, nelle Ztl "A" e "B" e riguardare le auto euro 0, 1 e 2, comprese le moto a due tempi come le Vespe. L´ordinanza è pronta sul tavolo del sindaco, anche se si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli. Negli uffici del servizio Traffico, però, si ritiene che il via al provvedimento slitti oltre il 20 ottobre, la data finora ipotizzata. I commercianti, intanto, affilano le armi e si preparano alla battaglia. «Se non avremo un dialogo con l´amministrazione – minaccia il vice presidente di Confcommercio Palermo, Luigi Genuardi – adiremo le vie legali. Chiediamo al Comune l´esatta situazione dell´inquinamento oggi: finora l´assessore al Traffico Mario Milone non ci ha convocati su un´ordinanza che finirebbe per penalizzare le aziende. Non capiamo inoltre perché si debba prendere questa decisione se non c´è una reale emergenza smog». A sostegno del no, Confcommercio tira in ballo i dati forniti dall´ex Apat, Azienda protezione ambiente e servizi tecnici, oggi Ispra, agenzia nazionale secondo la quale nel 2007 solo 9 dei 46 microgrammi per metro cubo di agenti inquinanti nell´aria di Palermo risultavano prodotti dagli scarichi delle auto, mentre il resto era dovuto alle emissioni delle caldaie e al traffico di lunga percorrenza. «Ci sono poi molte incongruenze nel piano – continua Genuardi – se si vieta la circolazione dalle 8 alle 20,30, si rischia di concentrare tutto lo smog la mattina presto. Come faranno, inoltre, quei cittadini e imprenditori che, in possesso di un´auto euro 0, 1 e 2, non possono circolare dalle 8 alle 9,30 e dalle 18,30 alle 20,30?». La controproposta è il potenziamento dei mezzi pubblici e il completamento dei progetti di mobilità urbana, come la metropolitana leggera. Al no si associano la più piccola associazione di commercianti – la Cidec – che propone di rinviare tutto a dopo Natale, e Confesercenti, che ha scritto una lettera a Milone contestando l´inadeguatezza dei mezzi pubblici. «Non tranquillizza il presunto piano di potenziamento dell´Amat – dice Giovanni Felice, presidente regionale di Confesercenti – non è cambiato il numero di bus e autisti, quindi il potenziamento di alcune linee sarà a scapito di altri percorsi». Possibiliste, invece, sulle targhe alterne le associazioni dei consumatori che, dopo aver fatto fronte comune contro le Ztl, questa volta non sposano l´opposizione dei commercianti. «Le targhe alterne sono comunque un passo avanti nella lotta allo smog – sostiene Luigi Ciotta, presidente regionale di Adoc – anche se probabilmente è esagerato allargarle anche alla zona B». Per Benedetto Romano, presidente regionale di Adiconsum, «ben vengano le targhe alterne se contribuiscono a limitare i danni dell´inquinamento, ma in ogni caso l´amministrazione dovrà dare ai cittadini una corretta e capillare comunicazione sul nuovo piano traffico». Anche per Federconsumatori e Codacons «è meglio un provvedimento tampone come le targhe alterne che lasciare la città nel caos, anche se è necessario potenziare i mezzi pubblici e consentire così anche ai meno abbienti di circolare».