ALTRO CHE CARNE SICURA! I CONSUMATORI MANGIANO ANCHE CARNE A RISCHIO
Il 4% dei mangimi per bovini risulta essere contaminato da farine animali, vietate dalla legge. Il dato diffuso in questi giorni appare ancora più preoccupante se si considera l’incredibile numero di bovini che potrebbero essere stati allevati con tali mangimi inquinati. Si pensi che le bestie oltre 30 mesi sono circa 7.000.000 in Italia, allora quante di queste corrono il rischio di essersi infettate a causa del 4% di farine pericolose?
Ma ancora più preoccupante è il dato sul consumo di carne in Italia. Se si considera infatti che ogni italiano consuma all’anno 25 Kg di carne bovina, quanti di questi chili potrebbero essere a rischio, sempre a causa di quel 4% di mangimi fuori legge? E se consideriamo invece il totale di carne bovina consumata in Italia, quante tonnellate di carne potrebbero essere state contagiate dal morbo di mucca pazza? Sono domande che devono far riflettere sul rischio di epidemia per la variante umana del morbo di mucca pazza.
Si apprende intanto che 346 mangimi risulterebbero contaminati. Ma i controlli funzionano? In proposito il CODACONS interviene chiedendo al Pm della Procura della Repubblica di Torino Guariniello, di indagare sul Ministero delle Politiche agricole e sugli uffici periferici dello stesso rispetto agli obblighi di verifiche presso gli allevamenti e le industrie produttrici di mangimi.
C’è ancora un dato oscuro. Quello che vede i casi di bovini contagiati dal morbo di mucca pazza essere in prevalenza vacche, e quasi mai tori. Ci si chiede il perché di questa differenza? la predisposizione delle prime al contagio è in qualche modo attribuibile ai farmaci e agli antibiotici che vengono somministrati alle vacche per aumentare la produzione di latte? Il CODACONS gira la domanda direttamente a Guariniello, al quale chiede di effettuare accertamenti in proposito. L’associazione ritiene poi necessario far partecipare alla task force anti-bse istituita da Sirchia anche un medico di fiducia dei consumatori. Il CODACONS ha chiesto oggi di far partecipare a tale gruppo il prof. Emilio De Lipsis, esperto in malattie infettive.
A smentire nuovamente i ministri Sirchia ed Alemanno (quest’ultimo ha addirittura accusato il CODACONS di fare inutili allarmismi) arriva la notizia che in Sicilia, a Bagheria e Porticello, sono state trovate carni clandestine, in seguito agli accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine dopo la denuncia del CODACONS. Attendiamo quindi le scuse formali di Alemanno.
Infine l’associazione fa notare come, qualche mese fa, un gruppo di esperti definiva terminato il fenomeno mucca pazza. Ebbene, in questi giorni si apprende casi di bovini malati in Slovacchia, Grecia, Asia e Giappone e un caso di contagio umano ad Hong Kong.
