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ALTRO CHE INFLAZIONE IN DISCESA! L’INFLAZIONE AUMENTA AD APRILE

Molte famiglie monoreddito, abituate ad arrivare con lo stipendio in lire al 27 del mese, con le stesse puntualissime abitudini (chi guadagna 1,9 milioni di lire al mese -1.000 euro circa – ed è una buona parte delle famiglie, non avendo molto da scialare presta molta attenzione ai consumi!) e con l’identico paniere di spesa, dall’introduzione dell’Euro, arrivano a malapena al 20-21 del mese: aumenti ed arrotondamenti hanno mangiato una settimana di stipendio al 47,5 % delle famiglie !


FAMIGLIE PER NUMERO DI PERCETTORI E CLASSI DI REDDITO NETTO ANNUO


(Fonte Istat – Annuario Statistico Italiano 2001)











































































  1 PERCETTORE 2PERCETTORI 3 PER.. E PIÙ TOTALE
Totale famiglie 47,5 39,6 12,9 100,0%
CLASSI DI REDDITO        
FINO A 20.000.000 (in lire) 52,5 1,4 4,1 32,8 %
DA 20.000.001 A 30.000.000 30,7 21,1 11,0 24,4 %
DA 30.000.001 A 40.000.000 10,2 21,5 16,8 15,5 %
DA 40.000.001 A 50.000.000 3,1 17,9 17,0 10,7 %
OLTRE 50.000.000 3,5 21,1 51,1 16,6 %
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 %









La stessa Istat, nel registrare gli aumenti dei prezzi al consumo dello 0,3 per cento ad aprile, afferma che per l’indice armonizzato, aprile ha registrato un più 0,8 per cento congiunturale ed un più 2,6 tendenziale. I tecnici Istat spiegano che il deciso incremento mensile, si giustifica con il recupero dei prezzi dopo la fine dei saldi di inizio anno (l’indice armonizzato tiene infatti conto degli sconti stagionali). Tra i capitoli di spesa l’aumento più sostanzioso dei prezzi al consumo si è registrato per i trasporti (+0,8 per cento),per i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,6 per cento), per gli alberghi,ristoranti e pubblici esercizi (+0,5 per cento). A livello tendenziale gli incrementi più sostenuti sono stati quelli di prodotti alimentari e bevande analcoliche, alberghi ristoranti e pubblici esercizi, in rialzo del 4,2 per cento.

Dov’è andata a finire, di fronte a questi dati seppur parziali della realtà (il paniere dei prezzi impugnato al Tar del Lazio), la baldanza del Comitato Euro, che pur di difendere approfittatori e speculatori, aveva accusato le associazioni dell’Intesa di Euro-terrorismo? E le associazioni dei commercianti, così pedanti e strafottenti nel dare le pagelle alle organizzazioni dei consumatori ?buone? per distinguerle dalle ?cattive?, ree di registrare arrotondamenti notevoli di caffè, cappuccino, brioche, spesa alimentare, servizi bancari, RC Auto, ecc., che cosa rispondono a fronte di aumenti del 4,2 per cento negli ultimi 12 mesi di alberghi, ristoranti, pubblici esercizi e prodotti alimentari, quasi il doppio dell’inflazione? Tutto ciò considerando che, anche negli ultimi tempi, si stanno registrando ulteriori aumenti dei prezzi al consumo.

L’Intesa dei consumatori, che quantifica in circa 1.000 euro l’anno la maggiore spesa per le famiglie, torna a chiedere al Governo un bonus di 1000 Euro per le fasce di reddito fino a 15.000 euro l’anno, assieme alle doverose scuse di ministri economici, che hanno mistificato la realtà e nascosto la testa sotto la sabbia, facendo finta di non vedere quegli aumenti e quegli arrotondamenti che erano e sono, sotto gli occhi di tutti.




















Carlo Pileri




Elio Lannutti




Carlo Rienzi




Rosario Trefiletti



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