Altro che Telecom e amministratori indipendenti! Il Corriere della Sera ha ricevuto lo scorso 19 novembre una lettera del Codacons, relativa a Telecom e concorrenza, nella quale gli utenti si rivolgevano al direttore del prestigioso quotidiano smentendo le tesi della compagnia telefonica.
Missiva che tuttavia è rimasta nei cassetti del direttore Paolo Mieli, che non ha degnato il Codacons di risposta.
Nella lettera l’associazione scriveva:
?Abbiamo seguito con interesse e attenzione il dibattito che si sta sviluppando sul Suo giornale sul problema dei servizi, e sulla effettiva concorrenzialità di aziende come la Telecom.
La lettera al Corriere degli amministratori ?indipendenti?, che ha dato il via al dibattito dopo l’intervento di Romano Prodi, ha un merito e un difetto. Il merito è che mette bene in evidenza la forza di Telecom Italia nei confronti dei media. Una intera pagina con un richiamo in prima per una precisazione su una dichiarazione del leader dell’Unione, è una bella ?performance?.
Il difetto è che dà una corposa risposta al problema sbagliato. Che un ex monopolista delle telecomunicazioni abusi o meno di una posizione dominante sul mercato non va forse valutato solo sulla base di regole formali imposte dall’autorità competente, ma dal livello di soddisfazione degli utenti. E se il comportamento nei confronti degli utenti sia percepito o meno come quello di un ?monopolista?, nei fatti non ancora ex, richiederebbe una lettera non degli amministratori ?indipendenti? ma degli abbonati e dei ?disperati? competitors di quella azienda. [?]
Il canone obbligatorio che gli oltre 30 milioni di utenti italiani devono pagare, è diventata una tassa inutile e odiosa: addirittura c’è chi paga più con il solo canone, avendo stipulato abbonamenti con altri gestori di telefonia fissa, che con il traffico realizzato in concreto con le telefonate!!!?.
Nella lettera poi il Codacons riportava degli stralci di una delibera dell’Autorità Antitrust, un provvedimento di apertura di istruttoria, per molti versi impressionante, che mette in luce uno dei mercati più anticoncorrenziale del paese, quello appunto delle telecomunicazioni.
La versione integrale della lettera inviata dal Codacons al Corriere della Sera è pubblicata sul sito dell’associazione www.codacons.it alla voce ?Telefonia?.