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AMBIENTE – ELETTROSMOG:

Si trascrive qui di seguito il testo del provvedimento adottato dal Presidente della XII sezione civile del Tribunale di Milano, dott. Purcaro: ?Osserva il giudicante che gli studi scientifici delle conseguenze sulle persone dei fenomeni elettrici e magnetici prodotti dagli elettrodotti ad alta tensione, non hanno finora condotto a risultati facilmente verificabili. Non si esclude però la dannosità dei campi elettromagnetici sulle strutture biologiche per esposizioni di lungo periodo, e si riconosce la quasi certezza della loro dannosità per i bambini, ai quali provocano leucemia. Nel caso specifico il CTU ha parlato addirittura di un aggravamento di malattie in atto in due dei ricorrenti adulti, attribuendoli al timore dell’influsso del campo elettromagnetico sul loro male. Va peraltro osservato che gli studi e le indagini condotte in stati più evoluti tecnologicamente del nostro, hanno evidenziato l’aumento dei tumori in soggetti esposti lungamente a campi elettrici generati da impianti ad alta tensione, ed altre sintomatologie in persone che abitano in prossimità di installazioni elettriche. Dalle precedenti osservazioni deve trarsi la conclusione che gli elettrodotti dell’Enel in questione sono dannosi per la salute degli abitanti del complesso Morganda in Arese. E’ sufficiente, infatti, rilevare la quasi certezza degli studiosi, che i campi elettromagnetici prodotti da elettrodotti ad alta tensione cagionano la leucemia infantile, per fare concludere per la fondatezza del ricorso e del pericolo in atto per gli abitanti della Morganda. A questa conclusione non può certo essere opposto che non vi è assoluta certezza sulle conseguenze biologiche dei campi elettrici e magnetici, perché non può l’Enel pretendere che i ricorrenti ed i loro figli attendano di ammalarsi di cancro o di leucemia infantile per eliminare la fonte del pericolo di tali mali. Se i ricorrenti ed i loro familiari sono esposti al rischio di cancro o leucemia (ma anche di altre malattie neurologiche associate alla presenza degli elettrodotti, delle quali è sintomo l’aggravamento della malattia di due dei ricorrenti rilevata dal CTU) hanno diritto di ottenere la tutela da parte dell’ordinamento senza dover attendere che il pericolo di danno si concretizzi in danno effettivo. Gli enti preposti alla tutela della salute non solo nel nostro Stato, ma anche nella totalità degli Stati evoluti, raccomandano l’adozione di misure cautelari adeguate, contro i rischi derivanti dall’esposizione a campi elettromagnetici, specie nei casi in cui siano limitate le difficoltà pratiche ed economiche per la realizzazione delle cautele. Pertanto, considerato che l’eliminazione della situazione di pericolo prospettata dai ricorrenti è facilmente realizzabile in quanto il Comune di Arese ha offerto gratuitamente all’Enel le aree sulle quali spostare gli elettrodotti. PQM Ordina all’Enel s.p.a di spostare nel più breve tempo possibile e, comunque, non oltre due anni, gli elettrodotti installati in prossimità delle abitazioni dei ricorrenti, sui terreni messi a sua disposizione dal Comune di Arese. Il Giudice? Milano, 5 ottobre 1999

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