I cittadini campani che
hanno contratto il
“mesotelioma”, ossia il
cancro che deriva
dall’inalazione delle fibre di
amianto, così come le
famiglie delle vittime,
avranno la possibilità di
ottenere un risarcimento
fino a 400mila dollari da
alcune aziende Usa. Lo
spiega il Codacons, in una
nota, nella quale si ricorda
che in Campania “esistono
zone ad elevata criticità”,
dove la mortalità “supera
di gran lunga la media
nazionale”. In particolare: il
quartiere napoletano di
Bagnoli, Pozzuoli, Volla e
Castellammare di Stabia.
Tutte zone caratterizzate
dalla presenza di cantieri e
fabbriche come la
SoferBreda,
l’Italtubi,
l’Eternit). L’amianto fu
proibito per legge nel 1992
ma, va ricordato, la
malattia può comparire
anche dopo 30 anni di
incubazione. Tutte le
informazioni sul sito
“www.codacons.it”.