40 euro per la dichiarazione di emersione per colf badanti;
100 euro per la dichiarazione di emersione per lavoratori dipendenti.
Queste sono le tariffe imposte da Posta Italiane Spa per la ricezione dei famosi Kit per regolarizzare i lavoratori extracomunitari immigrati senza permesso di soggiorno, come previsto dalla legge Bossi Fini e dal decreto legge in discussione in Parlamento.
Tariffe sproporzionate rispetto al costo del servizio, che per Adusbef, Codacons e Federconsumatori ritengono assolutamente ingiustificate.
Oltre che ingiustificatamente gravose, le tariffe appaiano inspiegabilmente sperequate- afferma Rosario Trefiletti, presidente della Federconsumatori.
Non si capisce infatti per quale motivo la ricezione della dichiarazione per i lavoratori dipendenti debba costare 100 euro, 2 volte e mezza quella per colf e badanti, nonostante per queste ultime sia previsto un documento in più, la certificazione dello stato dei malattia o handicap del soggetto cui si presta assistenza.
Senza contare che le Poste Italiane lucrano già sulla pubblicità, inserita nei famosi ?kit? in distribuzione negli uffici postali, per una multinazionale operante nel business dei trasferimenti di denaro nel mondo, che fattura diverse centinaia di milioni di euro l’anno solo in Italia.
La giustificazione ufficiosa di tanta esosità sembra essere che le dichiarazioni vanno presentate dai datori di lavoro quasi che far assistere un familiare sia di per sé sintomo di ricchezza e giustifichi un prezzo gravoso.
Eppure si sa bene chi è che è effettivamente interessato alla regolarizzazione, e che alla fine ne pagherà il costo, visto che la pubblicità di una società di trasferimento di denaro non può certo interessare i datori di lavoro.
Per questi motivi Adusbef,Codacons e federconssumatori chiedono a poste italiane di modificare le tariffe in Poste al più presto, la fine di evitare altri e più importatni interventi.