ROMA Ancora un segno meno per i consumi delle famiglie italiane: nei primi sette mesi del 2008 il cAlo è del 2,2% e il solo mese di luglio ha visto una diminuzione delle quantità della domanda di beni e servizi da parte delle famiglie dell`1%. Un quadro nero, quello tracciato dalla consueta indagine della Confcommercio sui consumi, che porta l`organizzazione a concludere che quasi certamente il 2008 si chiuderà in negativo sia per il Pil che per i consumi. Il presidente Carlo Sangalli sottolinea che la contrazione dei consumi si registra per il quinto mese consecutivo, parla di “emergenza“ e chiede di abbassare le tasse per ridare fiato all`economia. La Confcommercio lancia “una proposta: rendiamo strutturale la riduzione delle tasse sui premi e sugli straordinari“. Gli italiani continuano dunque a tirare la cinghia e a risparmiare su tutto: a luglio il calo più consistente è nei consumi di beni e servizi per la mobilità (-6,7%). È sempre più difficile – fa notare la più grande organizzazione del commercio – che una famiglia investa in un`autovettura o una moto nuova. Ma soffre anche il comparto dei beni e dei servizi ricreativi (-5,2%) e in calo resta anche la domanda di prodotti alimentari (-2,4%), di abbigliamento e scarpe (-2,1%), di beni e servizi per la casa (-1,6%). Tengono solo i consumi nel comparto comunicazioni (+9,2%) e dei beni e servizi per la cura della persona (+1,7%). L`altra sola voce positiva – quella dei servizi di ristorazione ed alloggio, +0,6% – conferma in realtà i segnali di crisi in quanto è “imputabile in parte alla decisione delle famiglie – spiega l`Ufficio Studi della Confcommercio – di anticipare le vacanze estive in un periodo nel quale i prezzi risultano più contenuti“. I consumi vanno a picco ma la dinamica dei prezzi invece continua a seguire il segno contrario. A luglio – sempre secondo i dati della Confcommercio – sono cresciuti del 3% (un pò meno rispetto al +3,3% di giugno) e complessivamente nei primi sette mesi del 2008 l`aumento è del 2,7%. Qualche segnale positivo sul fronte prezzi arriva, dopo le polemiche dei giorni scorsi, dal settore dei carburanti. Sta scendendo infatti il prezzo della benzinadopo le diminuzioni registrate sul mercato internazionale dal prezzo del petrolio. La verde, secondo le rilevazioni di quotidiano energia presso alcuni marchi (Agip, Erg, Esso e Total), è scesa sotto la soglia di 1,47 euro al litro. Ribassi anche per il gasolio che ai distributori Agip è arrivato a 1,424 euro. Per la verde l`Agip consiglia ai suoi gestori 1,469 euro, la Erg 1,467, la Esso 1,468. Rimangono le proteste di Codacons, Federconsumatori e Cna, mentre il ministro dello Sviluppo Scajola ha spiegato che le dinamiche dei prezzi, anche degli stoccaggi, a livello internazionale cono complesse e che incide il cambio euro-dollaro. Rimane però il divario con la Ue: “In questi ultimi mesi ci stiamo avvicinando alla media Ue ha osservato il ministro ma resta ancora da fare“.