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“Ancora una volta non ci resta che stigmatizzare la negligenza delle amministrazioni pubbliche”

ERA STATA IMMORTALATA dal T-red. Credeva di aver risolto tutto pagando la multa e invece dopo due anni si è vista recapitare una cartella esattoriale che le chiedeva di pagare il doppio della cifra, per la stessa infrazione, pena «il fermo amministrativo di eventuali immobili e l?ipoteca sugli immobili di proprietà». E? quello che è successo a S.T., originaria di Modena, che due anni fa era stata protagonista di un errore burocratico per una multa presa proprio a Badia ed ora è costretta a rivolgersi al giudice di pace, per un altro errore. «Alla sfortunata S. T. per la stesa multa hanno elevato due verbali ?  spiega Fabio Galli, presidente di Codacons, a cui la signora si era immediatamente rivolta dopo aver ricevuto due notifiche per lo stesso motivo, lo steso giorno, alla stessa ora ? ma contattati gli agenti di polizia del posto, abbiamo subito ricevuto un fax che confermava l?errore e ci assicurava che il secondo verbale, stilato per errore sarebbe stato annullato». S. T. ha così pagato la multa (150 euro), certa che la questione finisse lì, ma la sorpresa è arrivata in questi giorni, e dopo due anni le si chiede di sborsare altri 364 euro per il pagamento di una sanzione in sospeso, il cui riferimento coincide esattamente con il verbale annullato. «Per fortuna abbiamo un documento che impugneremo davanti al Giudice di pace, al quale chiederemo prima di tutto la sospensione del procedimento a carico di S. T.» spiega Galli. Il problema è che a Modena, i tempi di attesa del Giudice di pace si aggirano intorno ad un anno, per la trattazione di un caso, e al cittadino non resta che attendere l?avviso e presentarsi in aula il giorno dell?udienza. «Ancora una volta non ci resta che stigmatizzare la negligenza delle amministrazioni pubbliche ? è il grido d? allarme lanciato dalla Codacons ? per un loro errore ci rimette il semplice cittadino. Senza contare il carico di lavoro inutile affibbiato ai Giudici di pace, che potrebbero destinare impegno e risorse a faccende più importanti. Ora invece ? riflette Galli ? chi ripagherà la signora del tempo e denaro persi?»

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