Le tragedie di ieri, i due bambini di Foggia e l`operaio di Crema morti annegati, ripresentano, in tutta la loro drammaticità, il problema della sicurezza nelle acque libere. “Purtroppo non si è ancora compreso che fiumi, torrenti, canali sono pericolosissimi e che la balneazione andrebbe proibita. Solo in rari tratti è possibile bagnarsi senza rischi ed in ogni caso lo possono fare solo bravissimi nuotatori allenati e possibilmente maggiorenni“ ha dichiarato il presidente del Codacons, avv. Marco Maria Donzelli. Le correnti, i mulinelli, il peso specifico dell`acqua dolce, i rischi di piene improvvise rendono i torrenti troppo pericolosi per i bambini. “Ogni anno, invece, con l`arrivo del caldo, le sponde dei fiumi sono letteralmente prese d`assalto da famiglie in gita. Nessun cartello le avvisa della pericolosità e dei rischi connessi alla balneazione ed i divieti sono praticamente inesistenti. Laddove poi sono collocati, nessuno li fa rispettare. Da anni denunciamo, ad esempio, che lungo il fiume Oglio e Ticino andrebbe proibita definitivamente la balneazione.
Nessuno ci ascolta. Il turismo e gli interessi connessi alle scampagnate domenicali rendono le autorità locali sorde al problema della sicurezza“ ha concluso Donzelli.