?Le attuali normative non favoriscono l`utilizzo di gare per l`assegnazione di appalti pubblici. I mercati mostrano un`oggettiva limitazione del numero e dell`importo dei lavori messi a gara, penalizzando così la concorrenza. Si registrano obiettivi squilibri sul piano concorrenziale, ai quali si ritiene che il legislatore debba porre opportuno rimedio“.
La denuncia arriva oggi dall’Antitrust e dall’ Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici.
La mancanza di concorrenza nel settore degli appalti produce evidenti danni ai consumatori ? afferma il Portavoce Codacons Carlo Rienzi – Infatti tale squilibrio produce un aumento dei costi, aumento che inevitabilmente si riversa su prezzi e tariffe finali.
E’ quanto mai necessario ? prosegue Rienzi – eliminare, anche dal punto di vista legislativo, le distorsioni che provocano tali squilibri. Solo aumentando la concorrenza in tutti i settori sarà infatti possibile arrivare una diminuzione di prezzi e tariffe, e a un reale vantaggio economico per la generalità dei consumatori.