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ANTITRUST: IL MINISTRO MARZANO AL POSTO DI TESAURO? SAREBBE UNA IATTURA

Le notizie che vedrebbero la designazione del ministro Antonio Marzano al posto di Giuseppe Tesauro alla presidenza dell’Antitrust, ci auguriamo siano destituite di fondamento perché, in caso contrario potrebbero rappresentare una sciagura per i consumatori. Non c’è stato uno solo degli atti del ministero delle attività produttive che siano stati indirizzati per favorire la concorrenza, una maggiore qualità dei servizi erogati, l’abbattimento di prezzi e tariffe tra le più elevate d’Europa:


  1. Benzina: è stata smantellata la ?Cabina di Monitoraggio dei Prodotti Petroliferi? istituita dall’ex ministro Bersani; non è stata completata la liberalizzazione della rete distributiva che avrebbe consentito alle grandi catene di supermercati di vendere le benzine a prezzi competitivi, con un risparmio (come ha affermato di recente il vice-presidente della Coop) di 10 centesimi a litro; non viene neppure sanzionata la mancata esposizione dei prezzi dei carburanti, base minimale di ogni competizione; non è stato concesso il promesso bonus fiscale per sterilizzare con i rincari, l’inflazione.


  2. RC Auto: il ministro Marzano come primo atto, ha cancellato l’Osservatorio sulle tariffe RC auto inserito sul sito del ministero, che dava la possibilità di orientare i consumatori (ma anche ai giornalisti di fare paragoni) verso le scelte più convenienti; ha promosso una legge truffa ?salvacompagnie? per premiare e condonare la scorrettezza di un cartello assicurativo sanzionato dall’Antitrust con una multa da 350 milioni di euro evitando la restituzione dei danni inferti agli assicurati per 4,2 miliardi di euro; non ha imposto l’esecuzione del protocollo sottoscritto con l’Ania per far ribassare le tariffe RC Auto;


  3. Elettricità: nonostante paghiamo le bollette elettriche le più alte d’Europa, non ha tagliato le unghie alla rendita elettrica del monopolista pubblico, anzi non ha vigilato su una ?borsa elettrica? diventata una farsa ed un vera e proprio presa in giro del mercato, che invece di far diminuire i prezzi li fa aumentare; non ha irrogato alcuna sanzione verso i responsabili del black out elettrico; non sembra operare per prevenire con l’ordinaria diligenza l’eventualità di una prossima interruzione di energia;


  4. Gas: la segnalazione inviata al Parlamento da parte di Antitrust ed Autorità per l’Energia, sostiene che esistono rendite inaccettabili nel ?mercato? del gas che strozzano i consumatori, sia imprese che famiglie; il ministero delle Attività Produttive consente all’Eni di incamerare extraprofitti senza rendere trasparenti la filiera dei costi di approvvigionamento e di distribuzione agli utenti finali;


  5. Risparmio tradito: sia nella nomina dei commissari Cirio, che nel comitato di sorveglianza Parmalat, il ministro Marzano non ha sentito la minima esigenza di accogliere le istanze delle associazioni dei consumatori, pur presenti nel CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti), presieduto per legge dallo stesso ministro ed ubicato al piano superiore (quarto) di Via Molise. Quasi nessuna delle segnalazioni periodiche del CNCU su questioni inerenti i diritti dei consumatori sembrano siano state recepite e/o tramutate in proposte di legge: l’unica proposta concreta riguarda i finanziamenti ai progetti di tutte le associazioni dei consumatori, anche non iscritte al CNCU, per 30 milioni di euro;


  6. Eurorincari: nonostante le ripetute segnalazioni delle associazioni dei consumatori riguardanti le speculazioni sui prezzi disinvoltamente applicate già in sede di conversione lira-euro, il ministro Marzano ha sempre negato l’evidenza dei fatti tacciando di ?allarmismo? tutti coloro che chiedevano maggiori controlli. Non ha esercitato alcuna azione per prevenire i fenomeni speculativi citando,come antidoto ai rincari, la famosa battuta circa la ?concorrenza da spiaggia?: ?per combattere gli aumenti del mio stabilimento balneare, che l’anno scorso con la lira mi chiedeva 15.000 lire e quest’anno 15 euro, ho cambiato spiaggia? – affermò il ministro a margine di una riunione del CNCU.


Sappiamo che rimpiazzare il presidente Tesauro, la cui autonomia ed indipendenza da tutti i potentati politici ed economici è stata esemplare, non sarà impresa facile, ma per favore: la nomina del ministro Marzano alla presidenza Antitrust sarebbe una sciagura per i consumatori.

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