Settantaquattro anni, muore sbranata dai cani a Trani. Dodici anni, finisce in ospedale dopo essere stata azzannata al collo e ad una gamba da un dobermann mentre porta a passeggio il suo cagnolino a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia. E ancora: cinque anni, è aggredita da un pitbull mentre sta giocando a Lecce. Cani che si trasformano, all’improvviso, in bestie feroci. Rifugi per animali non controllati. Tre vittime in due giorni, ben due in Puglia. Davvero drammatica la fine di Ersilia Maldera, di Andria, nel barese, che è stata assalita da un branco. I cani l’hanno azzannata alla testa e alle braccia: inutile il tentativo da parte della badante rumena della donna di salvarla dalla furia delle bestie. Ersilia Maldera dopo l’aggressione è stata trasportata prima nell’ospedale di Andria, poi in quello di San Giovanni Rotondo dove è morta per le gravi ferite riportate. Un episodio tutto da chiarire. Secondo il nipote della vittima Riccardo Malcangi, titolare dell’omonima azienda agricola di Trani dove è ospitato un canile convenzionato con la Asl Bat, la nonna è stata aggredita da un branco di randagi fuori dal rifugio. Ma i carabinieri non escludono l’ipotesi che l’aggressione sia partita da un nuovo animale che, arrivato nel canile, sarebbe stato attaccato dagli altri, con l’anziana intervenuta per separarli. Quel che è certo è che l’ufficio veterinario della Asl Bat nel gennaio scorso aveva sequestrato il rifugio per irregolarità di carattere strutturale e per sovraffollamento. Alcuni mesi dopo l’Asl aveva accertato l’eliminazione dell’irregolarità strutturale, ma non del sovraffollamento. Nell’aggressione alla dodicenne, a Rubiera, il dobermann era insieme a un altro cane della stessa razza, al guinzaglio del suo proprietario. La ragazzina passeggiava con un piccolo meticcio e un gatto quando uno dei due cani si è liberato scagliandosi contro il bastardino. Quando la dodicenne, per proteggerlo, lo ha preso in braccio, il dobermann l’ha azzannata ferendola al collo prima di sbranare il cagnolino. A Lecce, invece, una bimba di 5 anni era su di un’altalena nel parco pubblico in compagnia di sua madre quando è stata azzannata da un pitbull sfuggito al controllo del suo padrone. Nell’osservare la scena, la madre – che è incinta – è svenuta. Madre e figlia sono finite in ospedale. E subito scatta la denuncia del Codacons: "È necessaria la lista nera delle razze potenzialmente pericolose". Di segno opposto, l’ordinanza sulle aggressioni dei cani in corso di stesura al ministero del Welfare: niente più lista e, tra l’altro, guinzagli per tutti i cani a passeggio per strada, indipendentemente dalla razza. A ciò si aggiunge l’ultima sentenza della Cassazione: il padrone del cane, per la Suprema corte, è sempre responsabile del comportamento del suo animale anche quando lo affida ad altri che, non essendo "la persona dominante", sono inadeguati a gestirlo.