Il caso è scoppiato, i commercianti sono sul piede di guerra, i ricorsi al Tar pronti in un cassetto. Per tutta risposta il Comune decide di affrontare il problema del caro rifiuti e chiama a raccolta le associazioni di categoria, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Confcommercio, dimenticando però quelle a tutela dei consumatori. Il primo a insorgere è il Codacons che, per voce del suo responsabile Massimo Cusumano, ricorda a chi di dovere che il vertiginoso aumento delle bollette non si è abbattuto solo sui commercianti, ma ha riguardato anche migliaia di famiglie e cittadini del capoluogo. “Occorre forse – dice Massimo Cusumano – minacciare ricorsi al Tar per farsi sentire? Da anni le associazioni di consumatori portano avanti una battaglia chiedendo chiarezza su tariffe e bollette che dovranno pagare i cittadini. Latina è già purtroppo diventata famosa a livello nazionale per le sue bollette idriche, vogliamo superare ogni record di notorietà negativa aggiungendoci anche la Tia?“. Il Codacons, rimarcando la gaffe dell`amministrazione comunale, denuncia che il problema riguarda tutti e che se si vuole trovare una soluzione la si deve cercare con il coinvolgimento di ogni associazione che opera sul territorio e che è in grado di dare il proprio contributo. Le verifiche sulle nuove fatture sono ancora in corso, ma le segnalazioni di aumenti di non poco conto rispetto agli importi pagati nel 2007 continuano ad arrivare anche da parte dei cittadini, corredate da casi di conguagli passati calcolati sulla tariffa corrente ed errate applicazioni delle misure di agevolazione. “Non ci sono solo i commercianti in questa città – ricorda Cusumano – e ignorare l`esistenza di associazioni presenti sul territorio significa aprire la strada ad ogni altra azione, comprese quelle legali, a disposizione delle associazioni stesse per difendere i cittadini“.