A un anno di distanza torna a presentarsi il fenomeno del caro-zucchina. Nei mercati, infatti, il prezzo dei prodotti ortofrutticoli sta subendo pesanti rincari, in alcuni casi, come quello delle zucchine, superiori al 100%.
Un fenomeno, questo, giustificato dai venditori con le condizioni climatiche proibitive. Una mera speculazione, replica l’Intesa dei consumatori.
Se infatti il gelo colpisce oggi un prodotto che finirà tra qualche settimana (o addirittura mese) sulle nostre tavole, come può il prezzo di quel prodotto subire oggi stesso il forte incremento?
E poi non si dimentichi che attualmente molte coltivazioni, in Italia, utilizzano sistemi in grado di minimizzare i danni provocati dalle condizioni climatiche (ad esempio le serre), e che nel nostro paese solo alcune zone sono state colpite dal maltempo.
Sembrerebbe dunque un fenomeno speculativo, come quello già denunciato lo scorso anno dall’Intesa dei consumatori, tesi avvalorata anche dal fatto che l’aumento dei prezzi al dettaglio è ben superiore rispetto a quello dei prezzi all’ingrosso.
Come al solito, conclude l’Intesa, sono i consumatori a fare le spese di atteggiamenti poco seri che sempre più minano i portafogli. E al riguardo l’Intesa torna a chiedere l’introduzione dell’art 501 bis, almeno sui prodotti ortofrutticoli ritenuti beni essenziali, allo scopo di punire i venditori che aumentano i prezzi più del triplo rispetto la percentuale di aumento medio calcolata dall’Istat per il mese precedente.
