Sono indecorose le affermazioni fatte ieri dal Ministro dei Trasporti Treu che, invece di farsi garante degli interessi dei cittadini come suo dovere istituzionale, si fa egli stesso propugnatore degli aumenti delle tariffe FS. Aumenti che sono illegittimi e inopportuni, in quanto contrari alle direttive del ’94, emanate dallo stesso Governo e rese efficaci dalla L.273 del ’95, che fissano i parametri qualitativi dei servizi pubblici. Ed in questo momento viene sottolineata la necessaria stretta correlazione tra la qualità del servizio reso dal gestore del servizio pubblico (FS) e i relativi costi di esercizio, in questo caso invece pur ammettendo che il servizio FS, non è migliorato e che anzi è inferiore alla media europea, si sostiene la necessità di aumentare le tariffe per acquisire risorse per investimenti o peggio per ripianare i bilanci fallimentari di FS. E’ vergognoso che anche il Ministro dei Trasporti, pensi che la guerra assolutamente finta tra dirigenti FS e sindacati sia pagata dagli utenti. E’ giusto che chi sale in treno in Italia, paghi meno, non fosse altro perché è penalizzato da un servizio di qualità oggettivamente inferiore. A questo principio, che doveva essere elementare, hanno derogato le stesse FS con escamotage di basso livello come quello di sostituire gli Intercity con i Pendolini, mettendo il supplemento aggiuntivo senza ridurre i tempi di percorrenza, come se nessuno se ne accorgesse e questo nel silenzio più totale del Ministro, appiattito sulle posizioni delle FS. Il Codacons contesta anche l’opportunità di questi aumenti che avrebbero un effetto disincentivante sulla scelta del treno come mezzo di trasporto. Già oggi dovendo viaggiare in due persone, il treno è ai limiti della convenienza; domani l’aumento dei costi senza riduzioni dei tempi di percorrenza potrà indurre a maggior ragione all’uso del mezzo privato con conseguenze devastanti ancor più, se possibile, rispetto a quelle attuali sotto il profilo della sicurezza stradale su cui il Governo, “lo stesso di cui Treu fa parte” sembra impegnato a porre rimedio. Per questo, il Codacons, in base alle leggi 241/90, legge sul procedimento amministrativo che consente a persone estranee alla pubblica amministrazione di intervenire sul procedimento, e alla legge 281/98 legge sulle associazioni dei consumatori, che li qualifica come tutori degli interessi collettivi, ha già chiesto: al Ministro di partecipare al procedimento di aumento delle tariffe FS, diffidandolo come la legge consente. Per questo, se aumenti ci saranno, la loro illegittimità verrà impugnata gli stessi davanti al TAR.