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AUTOSTRADE ABRUZZESI: IL CODACONS CHIEDE ALLA MAGISTRATURA DI CONTROLLARE LA CONVENZIONE








Prosegue la polemica sugli aumenti tariffari delle autostrade abruzzesi, ed arriva a singolari forme di protesta indette dagli automobilisti nei giorni scorsi.

Il Codacons, che aveva sollevato la questione, torna oggi sull’argomento, chiedendo alla magistratura di fare luce sulla convenzione tra la Società Autostradale Strada dei Parchi e Anas.
In base a questa convenzione, infatti, la società si sarebbe impegnata a raddoppiare i due tratti autostradali che vanno da Basciano a Teramo, e dalla barriera di Lunghezza alla periferia di Roma. Le due nuove opere dovrebbero essere portate a termine entro cinque anni dalla firma della convenzione, ma pare che non sia stata avviata nemmeno la progettazione.

Come si possono imporre degli aumenti dei pedaggi se poi la progettazione di miglioramenti della rete non è nemmeno partita? Si domanda il Codacons. Ma soprattutto come si può pensare ad un secondo aumento nel 2005?

La magistratura, sostiene l’associazione dei consumatori, dovrebbe accertare lo stato attuale della progettazione e verificare se la società autostradale è in grado di rispettare o meno i tempi, oltre che individuare eventuali reati legati alla situazione appena descritta e relativi responsabili.

Il CODACONS chiede anche di partecipare, in rappresentanza degli utenti che ogni giorno utilizzano le autostrade abruzzesi, all’incontro indetto dalla Regione Abruzzo sull’argomento e, a seguito delle proteste degli automobilisti circa i caselli di Ovindoli e Sulmona, troppo piccoli per far fronte all’afflusso di turisti che in questo periodo vanno a sciare, l’associazione chiede di ampliare le uscite rendendole più ampie e rapide.

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