Il ministro ?dei rincari? Lunardi, dopo aver inserito l’obbligo dei giubbotti catarifrangenti, che comporterà un costo di circa 15 euro ad ognuno dei 40 milioni di automobilisti, per una inutile spesa complessiva pari a 600 milioni di euro (circa 1.200 miliardi di vecchie lire) dopo le richieste di quotidiani pedaggi, come quello sul Grande Raccordo Anulare di Roma, per finanziarie i suoi pretenziosi progetti, continua ad affermare che gli aumenti dei pedaggi hanno un peso pari allo zero sull’inflazione, dimenticando che gli italiani, sommando tutti i rincari avvenuti con il pretesto dell’euro e per la mancata vigilanza del Governo, hanno subito un salasso pari a 3.330 euro negli ultimi 24 mesi.
L’Intesa dei Consumatori si opporrà con forza ai ventilati aumenti delle tariffe autostradali che non corrispondono a miglioramenti dei servizi offerti, aumenti già bocciati dal NARS che anzi ha chiesto la diminuzione dei pedaggi, ed a quelli striscianti delle tariffe ferroviarie, che continuano ad incidere pesantemente sui redditi delle famiglie tartassate da ministri che privilegiano costruzioni di opere faraoniche, come quella sullo stretto di Messina, tralasciando di finanziare modeste opere per combattere la siccità di intere comunità che o muoiono di sete, o devono sottostare ai ricatti della criminalità per soddisfare i più elementari bisogni.